Cnh – Maggiori volumi ed effetto prezzi spingono il FCF nel 4Q20, liquidità netta record a 0,8 mld

Cnh ha riportato solidi risultati per il quarto trimestre del 2020, con ricavi consolidati pari a 8,5 miliardi di dollari (+10%) e un Ebit adjusted delle Attività Industriali pari a 520 milioni (+73%), con tutti i segmenti in crescita anno su anno. Utile netto pari a 187 milioni di dollari e utile netto adjusted pari a 432 milioni di dollari. Free cash flow delle Attività Industriali positivo e pari a 2,4 miliardi di dollari, portando la liquidità netta delle Attività Industriali pari a 0,8 miliardi. Proposto dividendo di 0,11 euro per azione.

Cnh ha archiviato il quarto trimestre 2020 con risultati superiori alle attese ed evidenziando una forte generazione di cassa, che ha portato a una liquidità netta industriale di 0,8 miliardi di dollari raggiunta per la prima volta nella storia del gruppo.

I ricavi consolidati sono aumentati del 10% a 8,5 miliardi di dollari, mentre il fatturato delle attività industriali è cresciuto dell’11,9% a 8 miliardi (6,9 miliardi il consensus), per effetto di maggiori volumi e di migliori prezzi, principalmente in Agriculture e in Commercial and Specialty Vehicles.

Nel dettaglio, il fatturato del business Macchine Agricole ha registrato un incremento del 17% a 3,4 miliardi principalmente per effetto dei migliori prezzi netti in tutte le aree geografiche e di maggiori volumi in Europa, Sud America e nel Resto del Mondo.

I ricavi dei Veicoli Commerciali sono aumentati del 10% a 3,3 miliardi, grazie ai maggiori volumi e a un mix favorevole, oltre a migliori prezzi in tutte le aree geografiche. I ricavi delle Macchine per le Costruzioni hanno segnato un +6,4% a 752 milioni, mentre il Powetrain ha registrato un +19,4% a 1,2 miliardi.

A livello di margini, l’Ebit adjusted delle attività industriali è balzato del 73% a 520 milioni (292 milioni il consensus) con un’incidenza sul fatturato salita al 36,5% (+230 punti base), grazie alle migliori performance in tutti i segmenti di business. In particolare, la marginalità della divisione Agriculture è aumentata all’11,1% (+300 punti base) e quella dei veicoli commerciali al 3,3% (+320 punti base).

Il trimestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto adjusted del 55% a 432 milioni, dopo aver escluso alcune voci dall’utile netto di 187 milioni di dollari, e principalmente 134 milioni di dollari relativi all’adeguamento negativo del fair value dell’investimento in Nikola Corporation e 125 milioni di dollari (95 milioni di dollari al netto delle imposte) per un onere non-cash relativo all’acquisto di contratti assicurativi al fine di ridurre una parte del debito pensionistico in essere negli Stati Uniti.

Il free cash flow delle attività industriali ha evidenziato livelli record per 2,4 miliardi grazie alla forte performance operativa e alla gestione del capitale circolante, portando a una liquidità netta delle attività industriali di 0,8 miliardi.

Posizione raggiunta per la prima volta nella storia del gruppo, con un miglioramento di 2,3 miliardi rispetto all’indebitamento netto industriale di 1,5 miliardi al 30 settembre 2020.

Il portafoglio ordini in Agriculture ha segnato aumenti a due cifre anno su anno, sia per i trattori sia per le mietitrebbiatrici, con una forte crescita in Nord America, Sud America e Resto del Mondo.

Il portafoglio ordini è cresciuto anno su anno in tutti i sub-segmenti di Construction, con aumenti nel sub-segmento delle macchine compatte in Nord America, nei mercati del Sud America e nei mercati chiave del Resto del Mondo, in particolare in India e Cina. Nuovi ordini per i veicoli commerciali in Europa sono in aumento dell’11% anno su anno, sia per i veicoli leggeri che per i veicoli medi e pesanti.

Per il 2021, Cnh prevede ricavi di vendita in crescita tra l’8% e il 12% e un free cash flow positivo tra 0,4 e 0,8 miliardi, mentre le spese di R&D sono attese in aumento al 4,5% dei ricavi netti, le spese generali e amministrative inferiori/uguali al 7,5% dei ricavi netti e gli investimenti oltre il 2,5% del fatturato.

Infine, il Consiglio di amministrazione intende proporre agli azionisti un dividendo annuo di 0,11 euro per azione, per un totale di circa 150 milioni di euro (circa 180 milioni di dollari).