Mercati – Previsto avvio sopra la parità, oggi Draghi al Quirinale

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in positivo, in un mercato che sembra aver ritrovato l’ottimismo dopo le turbolenze della scorsa settimana, mentre in Italia i riflettori restano puntati sulla crisi di governo.

Chiusura in rialzo ieri a Wall Street per la seconda sessione consecutiva, mentre a mercati chiusi sono stati diffusi i risultati di Google e Amazon. Dow Jones e Nasdaq guadagnano l’1,6% e lo S&P 500 l’1,4%.

Alphabet, casa madre di Google, ha registrato una trimestrale oltre le attese con un utile netto salito del 50% a 15,2 miliardi di dollari grazie all’aumento delle entrate pubblicitarie, mentre il fatturato è cresciuto a 56,9 miliardi.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha guadagnato l’1%, mentre Hong Kong cede lo 0,6% e Shanghai lo 0,5% dopo che il Caixin China General Services Pmi è sceso a gennaio 2021 ai minimi degli ultimi nove mesi a quota 52 da 56,3 del mese precedente.

Conti brillanti anche per Amazon con vendite record, ricavi oltre 100 miliardi e un utile nel quarto trimestre 2020 salito a 7,2 miliardi. A sorpresa, però, ha lasciato il fondatore Jeff Bezos, diventando presidente esecutivo.

Negli Usa, il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha convocato le autorità finanziarie per discutere della recente volatilità dei mercati, mentre il Senato ha avviato un dibattito per approvare il budget per l’anno fiscale 2021.

Una manovra che aprirà la strada al pacchetto di stimoli da 1.900 miliardi di dollari, dopo che Yellen e il presidente Joe Biden hanno giudicato insufficiente il piano da 600 miliardi proposto dai Repubblicani.

In Italia, invece, il focus resta sulle questioni politiche, dopo il fallimento del mandato esplorativo di Roberto Fico e con il presidente della Repubblica che ha convocato oggi al Quirinale l’ex numero uno della Bce Mario Draghi.

Sul fronte macro, infine, l’agenda di oggi prevede la lettura finale degli indici Pmi servizi e composito di gennaio di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito, oltre alla stima sull’inflazione italiana e della zona euro a gennaio e i prezzi alla produzione a dicembre nell’Eurozona.

Nel pomeriggio in Usa, invece, usciranno l’Ism servizi di gennaio e i dati Adp sull’occupazione del settore privato, in attesa del primo Job Report del 2021 in programma venerdì.