Mercati asiatici – Contrattazioni in ribasso, in controtendenza Sony dopo nuova guidance

Seduta sottotono per le principali piazze finanziarie asiatiche coerentemente con l’andamento dei principali futures europei e statunitensi.

Le azioni della Corea del Sud e di Hong Kong hanno spinto le borse asiatiche al ribasso. Penalizzato anche l’azionario cinese dopo i commenti riguardanti una lista nera commerciale da parte di Gina Raimondo, nominata segretario al commercio dal neoeletto Joe Biden.

Le preoccupazioni degli investitori sui segnali di tensione della liquidità in vista anche delle prossime festività del capodanno lunare hanno appesantito le azioni cinesi mentre in Giappone l’equity è stato trascinato al ribasso dalle vendite riguardanti le società legate ai chip. In controtendenza le azioni Sony che hanno raggiunto il livello più alto da settembre 2000 dopo aver aumentato le prospettive di profitto per l’intero anno.

Ricordiamo inoltre che il Giappone ha recentemente esteso per ulteriori 30 giorni lo stato di emergenza a Tokyo e altre regioni anche se i contagi hanno iniziato a diminuire.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2002 mentre il dollaro/yen si attesta a 105,25. Tra le materie prime, bene il petrolio con il Brent a 58,95 dollari al barile (+0,4%) e il Wti a 56,17 dollari al barile (+0,9%). Scende l’oro a 1.825 dollari l’oncia (-0,5%).

Tornando ai listini asiatici, Shanghai e Shenzhen in calo dello 0,5% e dell’1,1%. Hong Kong (-0,7%).

In Giappone vendite invece su Nikkei e Topix che cedono rispettivamente l’1,1% e lo 0,3%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure a Wall Street: Nasdaq (+0,0%), Dow Jones (+0,1%) e S&P 500 (+0,1%).