Prysmian è alla ricerca di un’acquisizione negli Stati Uniti a un prezzo ragionevole, escludendo però un possibile deal con la rivale Southwire.
Lo ha dichiarato il Ceo Valerio Battista in un’intervista a Bloomberg, sottolineando la maggiore crescita prevista negli Usa rispetto all’Europa. A ciò si aggiungono le attese di una maggiore spinta sul business delle energie rinnovabili da parte della nuova amministrazione Biden.
Le prime mosse del neo presidente Usa, infatti, hanno evidenziato una particolare attenzione alle tematiche ambientali, con il rientro nell’accordo sul clima di Parigi e la nomina di consiglieri fortemente impegnati all’obiettivo di ridurre le emissioni.
Oltre a valutare eventuali opportunità di M&A, l’Amministratore delegato di Prysmian ha avanzato l’ipotesi di aprire una nuova fabbrica oltreoceano.
Battista ha poi dichiarato di essere fiducioso che i risultati 2020 del gruppo raggiungeranno i target della guidance, che per lo scorso esercizio indica un Ebitda di 800-850 milioni e un FCF di 200-300 milioni.
Ieri, inoltre, il Cda della società ha presentato la lista per il rinnovo del consiglio confermando l’attuale AD Valerio Battista e il presidente Claudio De Conto. Massimo Battaini, attualmente Ceo di Prysmian Group North America, assume il nuovo ruolo di Chief Operating Officer.
Inoltre, il Gruppo ha adottato una nuova struttura organizzativa in linea con le best practice internazionali, con l’obiettivo di rafforzare la focalizzazione sulle opportunità strategiche offerte dalla transizione globale verso economie basate su energia a basse emissioni di carbonio e digitalizzazione.