“Cinque miliardi di utile netto è il punto di partenza per il 2022 su cui lavoreremo nel nuovo piano d’impresa. Prepareremo il piano a fine 2021 per essere presentato all’inizio del 2022”.
Lo ha affermato nel corso della conference call sui risultati Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo.
In merito alla questione acquisizioni il manager ha spiegato: “Le acquisizioni sono positive se si possono creare sinergie. Quella con Ubi è stata un’operazione fantastica da tutti i punti di vista. Se saremo in grado di trovare altre operazioni in grado di creare sinergie allora potremo fare nuove operazioni. Oggi non ci sono – a mio avviso – operazioni sul mercato che possono creare valore per gli azionisti”.
“Le sinergie con Ubi Banca potrebbero essere anche superiori al miliardo dichiarato oggi. Siamo stati prudenti ma la riduzione della base dei costi, maggiore del previsto, ci fa supporre che le sinergie siano ancora superiori”, ha poi aggiunto il Ceo.
In merito alla questione dividendi, Messina ha riportato: “Non abbiamo l’approvazione formale oggi per la distribuzione di tutti e tre gli step di cedole. Però sono fiducioso che l’impegno che mi sto prendendo col mercato adesso possa essere rispettato nella parte finale del 2021. Non c’è niente che mi fa pensare che non potremo distribuire tutti i dividendi una volta caduto il divieto BCE
L’atteggiamento di Intesa Sanpaolo e quello mio personale è per distribuire dividendi cash; è la nostra priorità. Dare tre step diversi di dividendi serve a rispondere alle nostre intenzioni. Vogliamo distribuire l’importo ‘obbligatorio’ di 700 milioni e finito il divieto sulle cedole daremo altri 1,9 miliardi di cedole e poi nell’ultima parte dell’anno il dividendo interim sul risultato netto 2021, soggetto alla decisione della BCE e dell’assemblea straordinaria. Queste sono le intenzioni della banca”.
Riguardo al de-risking, il manager ha dichiarato: “Siamo già in colloqui per cedere 1 miliardo di euro” netti “di Npl”.
