Mercati – Europa a due velocità, Milano chiude a +0,8% con spread in calo a 98 bp

Seduta contrastata per le borse europee, mentre a New York proseguono in lieve rialzo Dow Jones (+0,4%), lo S&P500 (+0,4%) e il Nasdaq (+0,3%) dopo il job report in chiaroscuro, che alimenta le attese per il piano di stimoli da 1.900 miliardi di dollari del presidente Joe Biden.

A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in progresso dello 0,8% in area 23.083 punti, sui massimi da quasi un anno in scia all’ottimismo per un possibile governo guidato dall’ex presidente della Bce Mario Draghi.

Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), mentre il Dax di Francoforte (flat) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%) archiviano gli scambi poco mossi.

I dati sul mercato del lavoro americano hanno evidenziato non farm payrolls inferiori alle attese, confermando i parziali segnali di miglioramento del mercato del lavoro a stelle e strisce ma in uno scenario ancora penalizzato dalla crisi sanitaria.

Lo scorso mese, l’economia americana ha creato 49 mila nuovi impieghi nel settore non agricolo, al di sotto dei 105 mila previsti dagli analisti, mentre la rilevazione di dicembre è stata rivista al ribasso da -140 mila a -227 mila. Il tasso di disoccupazione, invece, è sceso al 6,3% rispetto alle previsioni di una lettura invariata al 6,7%.

Nel frattempo, i mercati continuano beneficiare del contesto caratterizzato da un rimbalzo degli utili societari e dalla politica monetaria accomodante da parte delle banche centrali.

In Italia, l’attenzione resta concentrata su Mario Draghi, nella seconda giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo. Dopo essere sceso ieri sotto 100 punti per la prima volta dal 2015, lo spread Btp-Bund si contrae a 98 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,54%.

Intanto sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,203 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso in area 105,4.

Tra le materie prime, scambiano ancora in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,0%) a 59,6 dollari e il Wti (+1,5%) a 57,1 dollari, avviandosi a chiudere la settimana sui massimi da oltre un anno.

Tornando a Piazza Affari, corrono ancora le banche favorite anche dallo scenario di un governo Draghi. Acquisti in particolare su Bper (+4,7%) in scia ai conti e Campari (+4,4%). Bene Intesa (+2,6%) dopo i risultati preliminari 2020, in rialzo Atlantia (+1,3%) dopo i preconsuntivi 2020 e la proroga al 24 febbraio dei termini per l’offerta vincolante del consorzio di Cdp per Aspi. Deboli le utilities, con Enel e Snam a -1,3% e terna a -1%.