UniCredit – Padoan non esclude possibili operazioni di M&A, titolo ben intonato (+3,7%)

“UniCredit vuole crescere, senza escludere operazioni per linee esterne. Siamo in una fase di profondo cambiamento e la crescita per linee esterne è uno degli strumenti a disposizione, anche se come è ovvio il cda non approverà nessuna operazione che non sia nell’interesse pieno di tutti i suoi azionisti”.

Lo ha affermato in un’intervista a La Repubblica Pier Carlo Padoan, presidente designato di UniCredit, aggiungendo: “Abbiamo voglia di crescere e di creare valore più di prima. Il nostro concorrente dall’altra parte della strada ha fatto un balzo in avanti nelle dimensioni attraverso un’acquisizione e non nego che questo ha modificato lo scenario competitivo. Di sicuro UniCredit dovrà considerare questo aspetto e ritengo che il nuovo Ceo se ne occuperà direttamente”.

In merito all’ipotesi Mps, Padoan ha riportato che “sarà valutata come tutte le altre, facendo i conti. In passato è stato posto il tema della neutralità di capitale, che è un tema importante perché preserva i risultati del lavoro di rafforzamento svolto negli anni scorsi”.

Dopo suddette dichiarazioni il titolo brilla a Piazza Affari, segnando intorno alle 10:25 un progresso del 3,7% a 8,58 euro, mentre l’indice di settore sale del 3,4%, beneficiando anche del calo dello spread in area 100 pb in scia all’ipotesi di un Governo Draghi.

Riguardo ai rumor secondo cui il suo arrivo in UniCredit sia legato a una potenziale fusione con l’istituto toscano, di cui ha gestito il salvataggio da Ministro del Tesoro, il presidente in pectore ha affermato: “È una visione del tutto fuorviante. Io non sono stato né chiamato né spinto dalla politica in UniCredit e continuo ad essere estraneo a pressioni politiche”.

Padoan ha poi parlato anche della scelta di designare Andrea Orcel quale nuovo Ceo al posto dell’uscente Jean Pierre Mustier, affermando che “Orcel è una persona di elevato standing internazionale, riconosciuto dai mercati e con grande competenza sia nel banking sia nelle relazioni istituzionali”.

“Certo, vogliamo continuare a rafforzare l’attività di banca commerciale e UniCredit sta facendo già importanti passi avanti in questo senso. Il fatto che Orcel sia identificato come investment banker non vuol dire che non si occuperà di banca commerciale. Tutt’altro. Sono certo che saprà creare un team manageriale dedicato a questo settore sotto la sua guida, integrato con le altre attività del gruppo, ha aggiunto l’ex ministro.

Parlando di Mustier, Padoan ha dichiarato: “Ha dato la sua disponibilità a restare fino a fine mandato, ossia proprio il 15 aprile. Se lasciasse prima al massimo ci sarebbero due mesi, che sono un periodo non così lungo. Con la nostra struttura di top management la banca continuerà ad essere efficace dal punto di vista operativo ed amministrativo.

Vorrei rassicurare tutti gli stakeholder della continuità della nostra governance e del nostro business. Eventuali decisioni del cda dipenderanno da un’eventuale uscita di Mustier prima dell’assemblea di aprile”.