Intesa Sanpaolo ancora in spolvero a Piazza Affari in scia all’annuncio del dividendo e dei risultati. Intorno alle 14:20 il titolo guadagna il 2,1% a 2,11 euro, dopo il +14,2% messo a segno nella scorsa ottava. L’indice di settore segna un rialzo del 2,6 per cento.
Il cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo cash pari a 3,57 euro per azione, corrispondente a 694 milioni complessivi e pari al massimo consentito dalla
raccomandazione della BCE del 15 dicembre 2020 nel limite di 20 centesimi di punto di Common Equity Tier1 ratio consolidato al 31 dicembre 2020.
Tale distribuzione, se approvata dall’assemblea, avrà luogo a partire dal giorno 26 maggio 2021 (con stacco cedole il 24 maggio e record date il 25 maggio). Rapportando l’importo unitario al prezzo di riferimento dell’azione registrato lo scorso 4 febbraio, risulterebbe un rendimento (dividend yield) pari all’1,8 per cento.
Per quanto riguarda la politica dei dividendi del gruppo, oltre ai suddetti 694 milioni cash per il 2020 da distribuire il prossimo maggio, in linea con il piano di impresa 2018- 2021 si prevede, subordinatamente alle indicazioni che verranno fornite dalla BCE in merito alle politiche dei dividendi successivamente al 30 settembre 2021, termine della raccomandazione del 15 dicembre 2020:
- a valere sui risultati del 2020, una distribuzione cash da riserve, possibilmente entro la
fine del 2021, che aggiungendosi ai predetti dividendi porti al pagamento di un
ammontare complessivo corrispondente a un pay-out ratio pari al 75% dei 3.505 milioni di utile netto rettificato; - a valere sui risultati del 2021, il pagamento di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un pay-out ratio pari al 70% dell’utile netto, da distribuire in parte come acconto nell’anno in corso.
Riguardo ai risultati, il quarto trimestre 2020 ha confermato la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia da Covid-19, riflettendo la redditività sostenibile, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato e dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi.