Mercati Asiatici – Seduta tonica per Cina e Giappone, Nikkei (+2,1%) ai massimi da 30 anni

Giornata in rialzo per le principali piazze finanziarie asiatiche dopo la seduta positiva dello scorso venerdì di Wall Street, dove il focus resta sulle tempistiche di approvazione del piano di stimoli da 1.900 miliardi annunciato dal presidente Joe Biden.

Il Senato Usa ha votato il progetto del budget sul suddetto piano di aiuti, con il vice presidente Kamala Harris che ha segnato il suo primo intervento decisivo per l’approvazione della proposta.

Il report deludente sul mercato del lavoro di gennaio fa sperare in nuovi stimoli più al mercato azionario che all’economia, come è già avvenuto nell’ultimo anno, facendo dimenticare che il problema occupazione post-Covid è ancora, irrisolto come ha ulteriormente rimarcato Janet Yellen nel week end.

Sullo sfondo l’attenzione resta sull’andamento della pandemia e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

La Cina sta riscontrando risultati molto positivi nel contrasto alla seconda ondata del Covid-19 prima delle festività del Capodanno lunare, al via questa settimana prossima. I nuovi contagi, che avevano raggiunto le oltre cento unità al giorno, sono risultati pari a zero nell’ultima rilevazione. Notizia che sta sostenendo i mercati.

Il regolatore dei mercati cinese ha dato il via libera alla fusione del consiglio principale della Borsa di Shenzhen con il consiglio SME. “È una scelta inevitabile delle riforme del mercato dei capitali, e aiuterebbe il mercato dei capitali a servire meglio lo sviluppo delle piccole e medie imprese attraverso il finanziamento diretto”, ha spiegato China Securities in una nota.

In Giappone i listini hanno toccato i massimi a 30 anni sul sentiment positivo di una ripresa post pandemica più veloce del previsto alla luce di alcune ottime trimestrali. Inoltre, il governo potrebbe rimuovere lo stato di emergenza in anticipo per alcune aree.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2045 mentre il dollaro/yen si attesta a 105,50. Tra le materie prime, in frazionale rialzo il petrolio con il Brent a 59,95 dollari al barile (+0,7%) e il Wti a 57,44 dollari al barile (+1%). Sale leggermente l’oro a 1.816,85 dollari l’oncia (+0,2%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina ben intonate Shanghai (+0,8%) e Shenzhen (+1%). Poco mossa Hong Kong (+0,2%).

In Giappone, Nikkei e Topix rispettivamente il 2,1% (ai massimi dall’agosto 1990) e l’1,7% (al top da giugno 1991).

Il tutto dopo le seguenti chiusure lo scorso venerdì a Wall Street: Nasdaq (+0,6%), Dow Jones (+0,3%) e S&P 500 (+0,4%).