Mps – Le attese di M&A mettono le ali al titolo (+12,2%), rumor su possibile accesso di 4 fondi alla data room

Continua a volare Mps a Piazza Affari in scia alle attese di M&A. Intorno alle 10:20 il titolo registra un balzo del 12,2% a 1,30 euro, riportandosi sui massimi da ottobre. L’indice di settore guadagna il 3,4 per cento.

Il titolo lo scorso venerdì ha guadagnato il 7,2% dopo le parole di Pier Carlo Padoan, presidente in pectore di UniCredit.

“UniCredit vuole crescere, senza escludere operazioni per linee esterne. Siamo in una fase di profondo cambiamento e la crescita per linee esterne è uno degli strumenti a disposizione, anche se come è ovvio il cda non approverà nessuna operazione che non sia nell’interesse pieno di tutti i suoi azionisti”, ha affermato Padoan.

In merito a Mps, l’ex ministro ha spiegato che “sarà valutata come tutte le altre, facendo i conti. In passato è stato posto il tema della neutralità di capitale, che è un tema importante perché preserva i risultati del lavoro di rafforzamento svolto negli anni scorsi”.

In base agli accordi con le autorità europee, il Tesoro, primo azionista della banca senese con il 64,2% del capitale, dovrebbe uscire dal capitale entro il 2021. Proprio Padoan, quando era Ministro dell’Economia, ha gestito il salvataggio della banca senese con le autorità europee.

UniCredit viene da tempo indicato dai rumor come il partner ideale per una possibile aggregazione con la banca senese, con il Governo uscente che stava lavorando al fine di agevolare questa possibile operazione.

Secondo indiscrezioni riportate da Il Messaggero, quattro fondi sarebbero interessati a esaminare i conti della banca senese accedendo alla data room.

Il quotidiano aggiunge che il fondo Apollo avrebbe inviato una lettera al cda esprimendo il proprio interesse in tal senso. Anche i fondi Blackstone, Lonestar, Hellman & Friendman sarebbero intenzionati ad avere accesso alla data room.

Secondo il giornale, anche UniCredit potrebbe aggiungersi a partire da metà aprile, dopo l’insediamento ufficiale del nuovo Ceo, Andrea Orcel.

Nelle scorse settimane Mps aveva nominato Credit Suisse quale advisor finanziario da affiancare a Mediobanca per esaminare le opzioni strategiche. Il tutto anche nell’ottica di aprire una data room per sondare l’interesse di potenziali operatori di primario standing.