Prosegue lo scontro tra le utility francesi Veolia e Suez. Veolia, infatti, avendo riscontrato l’opposizione del Cda di Suez alla potenziale fusione, ieri ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto ostile sull’intero capitale sociale del concorrente, valutandolo 11,3 miliardi.
Il prezzo offerto è di 18 euro per azione cum dividendo, che mostra un premio del 75% sul prezzo di chiusura dell’azione Suez del 30 luglio 2020, data in cui sono iniziate le operazioni di Veolia per portare a compimento il proprio piano.
Negli ultimi quattro mesi, da quando cioè a ottobre 2020 Veolia è diventato il principale azionista di Suez con il 29,9% del capitale, “Suez ha moltiplicato le azioni volte a ostacolare la proposta di offerta di Veolia” scrive quest’ultima nel comunicato stampa uscito ieri, aggiungendo che la nuova Opa non è soggetta all’approvazione del Cda di Suez.
L’offerta, ha precisato Veolia, è “naturalmente accompagnata da tutte le garanzie che sono state presentate pubblicamente per diversi mesi, tra cui prima di tutto il mantenimento dell’occupazione e delle prestazioni sociali in Francia”.
“Nell’interesse della concorrenza – ha commentato Antoine Frérot, Ad di Veolia – sono più che mai disposto a discutere con la direzione di Suez il perimetro da rafforzare attorno a Suez Eau Francia che potremmo vendere. Sono convinto che questo chiarimento aumenti ulteriormente le possibilità di raggiungere un accordo soddisfacente per tutti. La costruzione del campione del mondo di trasformazione ecologica sta prendendo forma!”.
E’ subito arrivata la risposta di Suez che ha dichiarato che al concorrente “è legalmente impedito di presentare un’offerta pubblica di acquisto a causa degli impegni che ha assunto e qualsiasi presentazione di questo tipo sarebbe illegale. Inoltre, sarebbe inaccettabile da un punto di vista etico”.
Suez ha altresì precisato che l’annuncio di Veolia “costituisce una nuova grave irregolarità, nonché un disprezzo per lo Stato francese che ha cercato di promuovere una soluzione amichevole, migliore per gli azionisti, i dipendenti e tutte le parti interessate di SUEZ”.
La chiusura dell’operazione è subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione da parte della Commissione europea ed è prevista per il primo trimestre del 2022, ha annunciato Veolia.