Da inizio dicembre le quotazioni dei titoli del gruppo che gestisce la rete elettrica ad alta tensione in Italia oscillano tra la resistenza statica posizionata a 6,324 euro e il supporto, sempre statico posto a 5,924 euro. Da segnalare che la fase laterale in esame sta contenendo le principali medie mobili (a 200, a 100 e a 50 osservazioni), attualmente in transito tra 6,144 euro e 6,102 euro e s’inserisce all’interno di un quadro grafico sostanzialmente neutrale in un orizzonte temporale più vasto.
In questo contesto grafico, un segnale positivo per i corsi delle azioni Terna potrebbe arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 6,218 euro, con possibile allungo verso la sopracitata barriera individuabile a 6,324 euro. L’eventuale breakout di questo livello, migliorando il quadro grafico di breve periodo, potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Stefano Antonio Donnarumma verso un primo obiettivo rialzista posizionabile a 6,664 euro, al di sopra del quale il successivo target è 6,808 euro, cioè il record storico registrato il 20 febbraio dello scorso anno.
La pressione dei venditori, al contrario, potrebbe tornare a farsi sentire sui corsi delle azioni Terna nel caso di cedimento di un primo supporto statico individuabile a 6,082 euro in quanto ci potrebbero essere margini di discesa fino al successivo supporto, sempre statico, posizionato a 5,924 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo controllato da Cassa Depositi e Prestiti (29,85% del capitale) potrebbero scivolare verso i due obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 5,674 euro, il primo, e a 5,408 euro, il secondo.
La performance da inizio anno dei titoli Terna è pari a -2,3% (+4,1% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 17 analisti rilevati da Bloomberg è 6,74 euro, con un potenziale rialzista del 10,4 per cento. Ricordiamo che il prossimo 24 marzo, il management del gruppo in esame pubblicherà i risultati del 4° trimestre del 2020 e potrebbe fornire una guidance per l’esercizio in corso.
Prezzo di chiusura: 6,106 euro
+11,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 6,808 euro;
+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 6,664 euro;
+3,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,324 euro;
+1,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,218 euro;
-0,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,082 euro;
-3,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 5,924 euro;
-7,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 5,674 euro;
-11,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,408 euro.