Banca Finnat – Margine di intermediazione stabile a 68,2 mln nel 2020

Banca Finnat ha chiuso il 2020 con un margine di intermediazione pari a 68,2 milioni (67,7 milioni nel 2019, calcolato al netto degli effetti derivanti dal conferimento del ramo d’azienda da parte della controllata InvestiRE Sgr a Redo Sgr).

Il margine di interesse è rimasto sostanzialmente stabile a 16,2 milioni (-0,8%), mentre le commissioni nette sono calate a 49,4 milioni (-2%), risentendo delle minori commissioni, per 2,6 milioni, derivanti dal conferimento del ramo d’azienda da parte della controllata Investire Sgr a Redo Sgr.

Si rileva tuttavia la crescita, pari al 2,3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio 2019, delle commissioni nette riferibili a Banca Finnat, grazie al contributo dei servizi di gestione, di consulenza e di intermediazione.

I costi operativi sono saliti a 51,1 milioni (+2,4% rispetto ai 49,9 milioni del 2019 al netto degli effetti derivanti dal suddetto conferimento), al cui interno i costi del personale sono rimasti sostanzialmente stabili a 36 milioni (-0,5%), mentre gli altri oneri sono saliti a 15,1 milioni (+10,2%).

Le dinamiche sopra descritte hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 17,1 milioni (-3,9%) e, dopo rettifiche su crediti scese a 5,2 milioni (-57%, variazione
attribuibile a minori rettifiche analitiche su posizioni deteriorate), l’utile netto si è fissato a 5,1 milioni (0,4 milioni nel periodo di confronto).

Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 i crediti verso la clientela si fissano a 1.253,8 milioni (-13,8% rispetto al 31 dicembre 2019), mentre la raccolta da clientela è pari a 1.552,8 milioni (-13,3% rispetto al 31 dicembre 2018).

Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine dicembre 2020 il CET1 si attesta al 34,9% (31,6% al 31 dicembre 2019).

Al 31 dicembre 2020, le masse totali di gruppo si attestano a 15,4 miliardi (-9,3% rispetto a fine 2019). Tale diminuzione è sostanzialmente riconducibile alla significativa correzione subita dai mercati, a livello globale, nel corso del primo semestre dell’anno, per effetto della pandemia da Covid-19.