Esautomotion si prepara a rilanciare la crescita attraverso una strategia basata su quattro direttrici fondamentali: ottimizzare i processi produttivi, innovare e ampliare la gamma, rafforzare la presenza nei mercati caratterizzati da forte crescita e accelerare lo sviluppo per linee esterne. Un focus particolare sarà rivolto al mercato cinese, altamente strategico per il suo enorme potenziale e che riveste un ruolo prioritario nelle strategie di sviluppo del gruppo fin dalla IPO. In tal senso va letta la nascita del progetto ESA LAB, la nuova unità di produzione in Cina integrata con alcuni fornitori strategici. Esautomotion ha inoltre rafforzato le relazioni con alcuni importanti brand internazionali come Tesla, Bmw e CRCC, diventando fornitore di tecnologia nel loro processo produttivo.
Il modello di business
Esautomotion, fondata come ESA GV, è un’azienda industriale attiva a livello globale nel mercato del Controllo Numerici (CNC) ed è quotata sul segmento AIM a partire da luglio 2018.
Il Gruppo è composto da due società controllate al 100% con sedi in Cina e Brasile e questo ha permesso alla società di intraprendere un processo di internazionalizzazione, punto centrale sul quale si focalizza la strategia aziendale.
Il core business del Gruppo ESA è rappresentato dall’attività di progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi CNC (Computer Numerical Control), ovvero di macchine dotate di una logica programmabile che, applicate a macchine utensili e/o macchine industriali, le rendono capaci di compiere autonomamente un ciclo di lavoro senza necessità di intervento da parte di un operatore umano. Le componenti software per la realizzazione dei propri prodotti vengono sviluppate internamente, mentre le componenti hardware necessarie per i sistemi CNC sono prodotte in outsourcing anche in co-desing.
Il Gruppo gode di un posizionamento strategico in un segmento di nicchia nel più ampio mercato della meccatronica e più in generale del mercato globale dell’automazione. Il business, inoltre, si rivolge ad un target di clienti nazionali ed internazionali che operano in settori industriali differenti quali l’automotive, l’arredamento, l’edilizia, le carpenterie metalliche, il design e le calzature.
I punti fondamentali della strategia di crescita del Gruppo sono:
- Crescita per linee esterne tramite l’acquisizione di aziende concorrenti o complementari
- Innovazione e sviluppo
- Espansione internazionale con focus sul mercato cinese, statunitense e turco
- Miglioramento continuo delle prestazioni degli impianti
Ultimi avvenimenti
Il 2020 è stato un anno inevitabilmente condizionato dagli effetti della pandemia anche se, come sottolinea il Direttore Commerciale di Esautomotion, Andrea Senzolo, “non abbiamo perso un cliente e, seppure alcuni hanno ridotto la loro produzione, già a partire dalla seconda parte dell’anno gli ordini hanno evidenziato una ripresa”.
“Inoltre, importanti Brand internazionali quali Tesla, Bmw e CRCC hanno dato il loro endorsement ad Esautomotion quale fornitore di tecnologia nel processo produttivo nelle loro fabbriche cinesi, quelle in più forte crescita. Ciò ha avviato una sostanziosa crescita in grandi clienti internazionali”.
In particolare, la pipeline di produzione di componenti Bmw userà macchine Laser con CNC Esautomotion. Nel dettaglio, è stata omologata una macchina che, utilizzando due ponti in mirroring simultaneamente, ha aumentato notevolmente la produttività e integrato il processo nella logica di Industria 4.0 del gruppo tedesco.
Ciò ha dato un fortissimo impulso alla crescita degli ordini del più grande produttore di macchine da pressopiega del mondo, Yawey, che si sta avviando a diventare il principale cliente Esautomotion dopo aver ottenuto nel 2020 circa il 25% della fornitura di CNC.
A ciò si aggiunge la decisione di Tesla di utilizzare nella propria pipeline di produzione di componenti auto delle macchine da taglio Waterjet con CNC Esautomotion. Anche in questo caso, oltre alla posizione di leadership nella tecnologia Waterjet, è stata vincente la capacità di integrarsi nella rete Industry 4.0 del carmaker elettrico.
Infine, a luglio Esautomotion è stata contattata da CRCC (China Railway Construction), il più grande costruttore di materiale rotabile al mondo, per la produzione di una sofisticatissima macchina laser a 5 assi.
A dicembre, i tecnici delle due società sono riusciti ad omologare il primo prototipo, che ha portato alla firma di un contratto in esclusiva con Esautomotion che prevede già nel 2021 la consegna di 33 macchine.
Il focus sulla Cina
Lo scorso settembre, Esautomotion ha partecipato alla China International Industrial Fair 2020 a Shanghai, durante la quale la società ha consolidato le proprie relazioni commerciali già esistenti soprattutto sul mercato cinese, oltre a presentare in anteprima mondiale la nuova linea di prodotti CNC-VIS-640 e 800.
In occasione della fiera, Esautomotion ha finalizzato importanti trattative con aziende locali, oltre a promuovere, tramite Esautomotion Trading, la costituzione di una JV in Cina, al fine di avviare una produzione locale di alta qualità e con tecnologia europea.
Un’operazione che ha dato vita al progetto ESA LAB, con l’obiettivo di avere una più efficiente gestione delle attività e significativi vantaggi principalmente in termini di riduzione dei costi di produzione, di ottimizzazione della distribuzione logistica del magazzino merci, nonché di tempi di consegna.
Outlook
La strategia di Esautomotion è orientata allo sviluppo internazionale e all’aumento della capacità produttiva, sia nella fascia alta che in quella bassa del mercato, concentrandosi sui segmenti a più alto trend di crescita come la lavorazione della lamiera e il taglio laser.
In particolare, la società mira ad intensificare i rapporti con la Cina al fine di incrementare il proprio fatturato sul mercato locale, grazie anche ai recenti investimenti e accordi con nuovi clienti di grandi dimensioni.
Nella seconda parte del 2020, Esautomotion ha registrato una “tenuta” delle vendite e un parziale recupero, rispetto al primo semestre, della redditività netta e di alcuni elementi di efficienza nel capitale circolante.
Nel suo ultimo studio del 13 ottobre 2020, KT&Partners ha stimato un fatturato 2020 in calo del 7% rispetto al 2019 a 17,3 milioni, per poi giungere a 22,1 milioni a fine 2021 e a 25,1 milioni a fine 2022, con un tasso medio annuo di crescita 2019/2022 stimato al 10,6%.
A livello di margini operativi, il cagr 2019/2022 dell’Ebitda è previsto al 17,6%, per un valore pari a 3,1 milioni attesi per fine 2020 e a 5,5 milioni al 2022, con una redditività in miglioramento fino a circa il 22% nel 2022 dal 18% previsto per l’esercizio appena concluso.
Il tutto mantenendo una solida posizione finanziaria, con la buona generazione di cassa che dovrebbe consentire un progressivo incremento delle liquidità netta dai 7,9 milioni attesi per il 2020 fino a superare i 10 milioni nel 2022.
Il primo semestre 2020
In attesa dell’uscita dei dati del bilancio 2020 in uscita il prossimo 30 marzo, ricordiamo i valori del primo semestre 2020 sul quale aveva pesantemente inciso l’effetto del Covid-19
Esautomotion ha chiuso i primi sei mesi dello scorso esercizio con ricavi in calo del 15,7% a 8,2 milioni, per effetto del blocco produttivo della Società causato dalla diffusione della pandemia da Covid-19 durante il secondo trimestre.
L’Ebitda è diminuito del 33,2% a 1,4 milioni con una marginalità al 16,8% (-460 punti base), mentre l’Ebit è sceso del 51% a 0,7 milioni. Il semestre si è chiuso con un calo dell’utile netto del 68% a 0,33 milioni, scontando anche maggiori oneri finanziari netti e un incremento del tax rate dal 24,7% al 36,1%.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta riporta liquidità per 6,7 milioni, in lieve diminuzione rispetto ai 7 milioni al 31 dicembre 2019 dopo aver acquistato azioni proprie per 0,3 milioni e distribuito dividendi per 0,64 milioni.
Il programma avviato dalla Società per migliorare l’efficienza economica e finanziaria a livello di Gruppo ha peraltro permesso di avere un cash flow operativo positivo per 1,3 milioni con una cash conversion del 97%.
Conto Economico 2017-2019
A fine 2019, i ricavi totali del Gruppo sono risultati pari a 18,6 milioni, registrando una crescita organica dello 0,5% su base annua (Cagr. 17/19 pari al +9,1%), nonostante un mercato mondiale in forte contrazione per valori stimabili tra -23% e -30% rispetto al 2018.
In calo, invece, l’Ebitda adjusted che passa da 5,3 milioni nel 2018 a 3,3 milioni lo scorso esercizio (Cagr 17/19 pari a -15,2%) con una flessione della marginalità dal 28,7% al 17,8%, complice l’aumento del costo del venduto (+0,9 milioni) che risente del cambio di mix dei prodotti.
A ciò si aggiungono i maggior costi per servizi (0,5 milioni), per lo sviluppo commerciale dei mercati Nord Europa e Nord America, a cui si somma l’incremento del costo del personale (circa 0,3 milioni).
La società ha infatti adottato una politica commerciale anticiclica volta alla conservazione dei ricavi mediante una politica aggressiva di prezzi sia su nuovi clienti sia su mercati in via di sviluppo e l’allargamento della gamma di prodotti venduti.
L’Ebit ha mostrato una contrazione a 1,8 milioni dai 3,7 milioni dell’esercizio precedente (Cagr 17/19 a -28,2%), con un’incidenza sulle vendite al 9,7% (20,4% nel 2018). Oltre alla riduzione dell’Ebitda, ad influenzare il dato ha contribuito l’aumento degli ammortamenti del 24% a quota 1,57 milioni (Cagr 17/10 +19,6%).
L’esercizio 2019 si è concluso con un risultato netto di 1,7 milioni, rispetto ai 2,9 milioni nel 2018 e ai 2,5 milioni del 2017.
Breakdown ricavi
In un contesto internazionale molto difficile, condizionato dai lockdown per arginare la pandemia, il Gruppo ha lavorato per difendere le proprie quote di mercato e la marginalità di vendita.
Il breakdown dei ricavi per area geografica evidenzia come nel primo semestre 2020 la contrazione del fatturato è stata più accentuata in Italia (-17,7%) e nel resto d’Europa (-33,5%), parzialmente compensata dalla crescita in Cina (+7%) e Turchia (+9%).
L’andamento del triennio 2017-2019, invece, evidenzia la progressiva crescita nei mercati extra-europei, trainata in particolare da Cina, Turchia e Brasile. L’area Resto del Mondo, infatti, è cresciuta a un tasso medio annuo del 14,4%, superando nel 2019 i 6 milioni con un peso complessivo sul totale salito a circa il 33% (30% nel 2017).
L’Europa, invece, è cresciuta a un Cagr 2017/2019 del 5,5% a 3,3 milioni, con un’incidenza sul totale scesa al 18%, e l’Italia del 7,3% a 9,2 milioni, con un’incidenza del 49%.
Stato Patrimoniale 2017-2019
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2020 presentava un saldo positivo per 6,7, in riduzione di 0,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto principalmente della distribuzione della prima cedola del dividendo, del completamento del piano di riacquisto azioni proprie, del rimborso di finanziamenti bancari e alla rilevazione del debito per dividendi ancora da distribuire.
Il Patrimonio Netto al 30 giugno 2020, invece ammontava 15,3 milioni, comprensivo dell’utile di periodo di 0,33 milioni.
L’analisi dello stato patrimoniale dell’ultimo triennio, invece, evidenzia il progressivo miglioramento della struttura finanziaria, grazie soprattutto all’operazione di quotazione nel 2018 mediante aumento di capitale sociale e ai conseguenti proventi raccolti in sede di Ipo.
Al 31 dicembre 2019, il patrimonio netto della società è aumentato di circa 0,8 milioni rispetto al 2018 a 16 milioni, comprensivo dell’utile di periodo di 1,7 milioni, mentre la posizione finanziaria presentava cassa per 7 milioni, in calo rispetto ai 7,7 milioni del precedente esercizio, considerato l’effetto derivante dalla prima applicazione dell’IFRS 16 per circa 0,58 milioni.
Borsa
Le azioni Esautomotion hanno iniziato il 2021 in forte rialzo a Piazza Affari, in un rally che ha riportato le quotazioni del gruppo sopra quota 3 euro a inizio gennaio, salvo poi ritracciare parzialmente nelle ultime settimane in area 2,50 euro.
Dai minimi di marzo in piena pandemia, il titolo ha recuperato circa l’8%, riportando la performance degli ultimi mesi sostanzialmente in pareggio rispetto al +1% circa del Ftse Aim Italia nello stesso periodo.
Un trend che secondo gli analisti ha ulteriore spazio di rialzo, con ValueTrack che ha fissato il fair value del titolo a 3,49 euro, pari a un potenziale upside di circa il 40% rispetto alle quotazioni attuali.
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