Mercati – Europa senza direzione, Milano sopra la parità

Le borse europee proseguono poco mosse mentre i futures sugli indici di Wall Street puntano verso un avvio positivo. A Milano il Ftse Mib è in rialzo dello 0,2% in area 23.340 punti, in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Invariato il Cac 40 di Parigi, deboli il Dax di Francoforte (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%).

Gli operatori continuano a monitorare l’andamento dei contagi e delle campagne di vaccinazioni, in attesa di nuovi stimoli all’economia soprattutto dagli Usa, dove entro fine mese dovrebbe essere approvato il maxi-pacchetto varato dall’amministrazione Biden.

Intanto, il Parlamento UE ha dato il via libera al Recovery and resilience facility (Rrf), lo strumento che definisce governance e regole per l’erogazione e la spesa dei fondi del piano Next Generation EU.

In Italia, il focus resta concentrato sul premier incaricato Mario Draghi, che prosegue i lavori per la formazione del governo e scioglierà la riserva non prima di venerdì.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 95 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,51%. Nell’asta di Bot annuali sono stati assegnati titoli per 7 miliardi, con rendimento in aumento a -0,454%.

Dall’agenda macro, si attendono i dati di gennaio sull’inflazione statunitense mentre in Germania la lettura finale sui prezzi al consumo ha confermato le previsioni segnando un +0,8% su base mensile e un +1% su base annua.

In Cina i prezzi alla produzione nello stesso mese sono aumentati per la prima volta nell’ultimo anno e al ritmo più veloce da maggio 2019 (+0,3% su base annua), mentre i prezzi al consumo sono diminuiti inaspettatamente dello 0,3%.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso in area 1,212 così come il cambio tra biglietto verde e yen a 104,7, in attesa degli interventi del presidente della Bce Christine Lagarde e di quello della Fed Jerome Powell.

Tra le materie prime, invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 61,6 dollari e il Wti (+0,7%) a 58,7 dollari, aspettando i dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto Mediobanca (+2,9%), Unipol (+1,8%) e Bper (+1,6%), mentre arretrano Prysmian (-1,2%), Interpump (-0,8%) e Leonardo (-0,8%).