Mps – Rafforzamento patrimoniale sconta incertezze per processo autorizzativo UE e BCE

“L’operazione di rafforzamento patrimoniale sconta talune incertezze in quanto necessita la
conclusione del processo già avviato di valutazione e approvazione di DG Comp e BCE”. Lo si legge in una nota della banca.

A seguito dei rilevanti accantonamenti sui rischi legali operati nell’esercizio, degli effetti dell’operazione Hydra, dello scenario macroeconomico penalizzato dalla pandemia da
Covid-19 e delle evoluzioni regolamentari, è emerso uno shortfall prospettico di capitale rispetto ai requisiti patrimoniali (overall capital requirements).

“In tale contesto sono stati approvati dal cda il piano strategico 2021-2025 e il Capital Plan che sono stati inviati a DG Comp e BCE per le valutazioni di competenza”, ricorda la banca nel comunicato.

Il piano strategico è stato predisposto avendo presenti gli impegni assunti dal Governo italiano nel 2017 con riferimento al piano di ristrutturazione 2017-2021, recentemente ribaditi in un DPCM del 16 ottobre 2020, il quale prevede di “avviare un processo di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero nel capitale sociale di MPS, da realizzare con modalità di mercato e anche attraverso operazioni finalizzate al consolidamento del sistema bancario”. L’accesso alla data room è stato richiesto dal fondo Apollo.

Nel caso in cui la realizzazione di una soluzione strutturale non dovesse avvenire in un orizzonte di breve/medio termine, il Capital Plan prevede un rafforzamento patrimoniale di 2,5 miliardi che, se realizzato, è previsto avvenire a condizioni di mercato e con la partecipazione pro-quota dello Stato italiano, riguardo cui ha già confermato pieno sostegno. Il rafforzamento patrimoniale è soggetto all’approvazione degli azionisti.