Crédit Agricole ha archiviato il quarto trimestre 2020 con un utile netto consolidato pari a 530 milioni (-75,8% rispetto al periodo di confronto).
L’andamento ha risentito degli extra accantonamenti effettuati per fronteggiare le potenziali perdite su crediti generate dalla pandemia da Covid-19, con il costo del rischio passato da 494 milioni a 919 milioni. L’andamento ha scontato anche una svalutazione da 965 milioni per la controllata Crédit Agricole Italia.
I ricavi sono saliti a 8,67 miliardi (+3,2% rispetto al quarto trimestre 2019), per effetto dell’aumento del giro d’affari dell’Asset Gathering, del Retail Banking e del Large Customers, in parte compensato dal calo della Specialised Financial Services e dell’International Retail Banking.