Mercati Usa – Apertura in rialzo, Nasdaq a +0,6%

Partenza positiva a Wall Street, che riprende la corsa verso nuovi record nonostante i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione peggiori delle attese. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,2%.

Sul fronte macro, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 793 mila unità, superiori alle 760 mila previste dal consensus ma al di sotto delle 812 mila della rilevazione precedente (rivista da 779 mila).

Dopo il forte rally dell’azionario di inizio febbraio, gli investitori sembrano ora voler ora assumere un approccio più cauto, anche alla luce della lettura deludente di ieri sui prezzi al consumo di gennaio.

Sullo sfondo resta il dibattitto sulla possibilità che l’arrivo di ulteriori stimoli fiscali e i progressi nelle campagne di vaccinazioni portino a un surriscaldamento dell’economia americana, con alcuni operatori che prevedono un intensificarsi della pressione sui prezzi.

Intanto, ieri il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che il mercato del lavoro a stelle e strisce è ancora lontano dal pieno recupero e ha ribadito il sostegno della banca centrale, invitando però legislatori e privati a supportare i lavoratori.

Secondo Powell, infatti, sarà necessario più del solo sostegno della politica monetaria per raggiungere l’obiettivo di un ritorno sostenibile alla piena occupazione, dichiarando inoltre che la Fed potrebbe consentire un’inflazione tendenziale sopra il 2% per un po’ prima di alzare i tassi.

Sul Forex il biglietto verde recupera leggermente terreno nei confronti delle altre valute, dopo aver toccato ieri i minimi da due settimane. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,213 e il dollaro/en a 104,7.

Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 61,4 dollari e il Wti (-0,1%) a 58,6 dollari, dopo aver chiuso ieri la nona seduta consecutiva in rialzo, la striscia più lunga dal 2019.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si mantiene all’1,15% e quello del biennale allo 0,11%.