Utility – A gennaio 2021 output elettrico -1,2% a/a, ma balza l’eolico (+58%)

A gennaio 2021, secondo quanto rilevato da Terna, la richiesta di energia elettrica in Italia è stata pari a 27,1 miliardi di kWh, inferiore dell’1% rispetto a quella di gennaio 2020.

Un risultato ottenuto con due giorni lavorativi in meno e una temperatura media mensile inferiore di 0,7°C rispetto a gennaio 2020: il valore rettificato porta a una variazione positiva dello 0,2%.

Su base congiunturale, il valore – destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura – risulta in miglioramento congiunturale dello +0,8% rispetto a dicembre 2020.

Le fonti rinnovabili hanno coperto circa il 34% della domanda (rispetto al 30% del gennaio 2020).

A livello territoriale, la variazione di gennaio 2021 è risultata differenziata sul territorio nazionale: negativa al Nord (-2,2%) e al Centro (-0,5%), positiva al Sud e Isole (+1,4%).

Sul fronte del mercato all’ingrosso, il Prezzo unico nazionale (Pun) è stato pari a 60,71 €/MWh nel mese in esame, in aumento del 27,9% su base annua e del 12,3% su base mensile.

Nel mese in esame la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’87,6% con produzione nazionale e per la quota restante (12,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (+1,1% rispetto a gennaio 2020).

In dettaglio, la produzione nazionale netta è stata pari a 23,9 miliardi di kWh, in calo dell’1,2% rispetto a gennaio del 2020. In forte crescita la produzione eolica (+58%), positiva anche quella idrica (+7,7%); in calo le produzioni da fonte geotermica (-4,9%), termoelettrico (-6,9%) e fotovoltaica (-24,7%).

La potenza massima (c.d. punta di potenza) richiesta a gennaio scorso è stata pari a 51.818 MW, registrata martedì 19 gennaio tra le 9:00 e le 10:00, superiore dello 0,4% rispetto al valore registrato alla punta dello stesso mese del 2020.

Commento

Nel complesso, i dati sulla produzione di energia elettrica a gennaio 2021 sono negativi per gruppi come Enel, Edison, A2A e Iren, che hanno risentito della minore produzione termica (-6,9%) e fotovoltaica (-24,7%), che non è stata compensata dall’incremento dell’output eolico (+58%) e idrico (+7,7%).

I dati in esame sono parzialmente positivi invece per realtà come Erg (esposta anche a idroelettrico e fotovoltaico), Falck Renewables (esposta anche al fotovoltaico) e Alerion Clean Power, focalizzate in prevalenza sulla generazione da fonte eolica (+58%).