Analisi tecnica (Mid Cap) – Brembo: ulteriori ambizioni rialziste al test di difficili resistenze

Dal minimo relativo intraday dello scorso 4 marzo a 5,91 euro le quotazioni dei titoli del gruppo che produce impianti frenanti per veicoli hanno avviato un equilibrato movimento ascendente, giungendo nella seduta odierna fino al massimo relativo intraday a 11,65 euro. Da segnalare che il forte rialzo di oggi ha anche consentito ai corsi delle azioni Brembo di lasciarsi alle spalle l’ampia fase laterale avviata a metà novembre, migliorando così il quadro grafico nel medio e nel breve periodo (a positivo dal precedente neutrale).

A questi livelli, un nuovo impulso rialzista per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Daniele Schillaci potrebbe arrivare dal deciso superamento della forte resistenza statica posizionata a 11,88 euro. Forte perché questa barriera coincide con il massimo degli ultimi 22 mesi, al di sopra del quale i corsi delle azioni Brembo avrebbero spazio per un veloce allungo verso la successiva resistenza statica individuabile a 12,07 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo di Curno potrebbero mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 12,36 euro, con successivo target a 12,75 euro.

Lo scenario positivo appena delineato, al contrario, potrebbe essere accantonato nel caso di cedimento del minimo relativo intraday di oggi a 11,24 euro in quanto i corsi delle azioni Brembo rientrerebbero nella sopracitata ampia fase laterale (con relativo deterioramento del quadro grafico di medio e breve periodo), con possibile veloce discesa fino al successivo supporto statico posizionabile a 10,97 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore della componentistica per auto potrebbero scivolare verso i due obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 10,77 euro, il primo, e a 10,24 euro, il secondo.

La performance dei titoli Brembo da inizio anno è pari a +6,6% (-2,4% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è 10,22 euro, con un potenziale ribassista dell’11,2 per cento. Ricordiamo che il prossimo 4 marzo, il management del gruppo in esame pubblicherà i risultati del 4° trimestre del 2020 e fornirà una guidance per l’esercizio in corso.

Quotazione di riferimento: 11,51 euro

+10,8 % è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 12,75 euro;

+7,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 12,36 euro;

+4,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 12,07 euro;

+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 11,88 euro;

-2,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 11,24 euro;

-4,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 10,97 euro;

-6,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 10,77 euro;

-11,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 10,24 euro.