A breve il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e Cassa Centrale Banca (CCB) potrebbero definire la futura governance di Carige, di cui sono azionisti rispettivamente con l’80% e l’8,3% del capitale.
Lo si apprende da MF, secondo cui il negoziato tra FITD e CCB dovrebbe sbloccarsi entro la prima metà di marzo. CCB detiene un’opzione call per acquistare l’80% attualmente nelle mani dello stesso FITD con scadenza a fine 2021, ed esercitandola arriverebbe a detenere il controllo dell’istituto ligure.
Secondo quanto riporta il giornale, le interlocuzioni tra i due soci sarebbero partite a fine 2020 e starebbero per arrivare alle battute conclusive, anche alla luce del fatto che è terminata la doppia due diligence sui conti di Carige, e quindi si dispongono di tutte le informazioni necessarie per decidere. Al momento però le posizioni non convergerebbero.
Il giornale aggiunge che CCB avrebbe richiesto di rivisitare gli accordi per tenere conto del mutato scenario macroeconomico che rende inattuali le condizioni concordate a fine 2019, Ragion per cui il gruppo cooperativo avrebbe chiesto alla controparte di abbassare il prezzo per esercitare l’opzione.