L’amministrazione Biden è al lavoro per affrontare la scarsa reperibilità di semiconduttori a livello globale, un problema che sta affliggendo in particolare l’industria automobilistica ma anche altri settori come la telefonia.
In particolare, l’entourage del presidente sta identificando i punti critici nelle catene di approvvigionamento e ha avviato le discussioni con aziende e partner commerciali per porvi rimedio, nel tentativo di evitare nel lungo termine colli di bottiglia e altri problemi nell’industria dei semiconduttori.
Nelle prossime settimane, Joe Biden dovrebbe firmare un ordine esecutivo per realizzare una revisione a livello governativo della catena di approvvigionamento per i beni critici, con un ruolo centrale riservato alla carenza di chip.
L’ordine richiederà una revisione della durata di 100 giorni, guidata dal Consiglio economico nazionale e dal Consiglio di sicurezza nazionale, incentrata sulla produzione di semiconduttori e imballaggi avanzati, minerali critici, forniture mediche e batterie ad alta capacità, come quelle utilizzate nei veicoli elettrici.
Entro un anno sono previste ulteriori valutazioni della catena di approvvigionamento, incentrate su prodotti critici – materiali, tecnologia e infrastrutture – e altri materiali legati alla difesa, alla salute pubblica, alle telecomunicazioni, all’energia e ai trasporti.