Unipol ha archiviato il 2020 con una raccolta premi per 12.210 milioni (-12,9% a/a), risentendo del calo delle componenti core. Il periodo si è chiuso con un utile netto di 864 milioni (-20,5% rispetto ai ). Su base normalizzata, l’utile netto si è attestato a 905 milioni (+23,6%).
L’esercizio 2020 di Unipol è stato fortemente caratterizzato dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19 che ha influenzato sia l’attività commerciale sia la sinistralità.
La raccolta premi si è fissata a 12.210 milioni (-12,9% a/a), al cui interno il contributo maggiore fa capo alla controllata UnipolSai.
La raccolta del segmento danni è diminuita a 7.882 milioni (-3,5%), risentendo del rallentamento dell’attività commerciale a causa dell’emergenza sanitaria. In calo il comparto auto (-4,6% a 3.985 milioni; impattato dalla campagna #UnMesePerTe, che ha previsto per tutti i clienti la restituzione di un mese di premio sulle polizze in corso, e dalla pressione concorrenziale sul premio medio Rc Auto), e il ramo auto (-2,3% a 3.896 milioni, riduzione in parte attenuta grazie alla commercializzazione di specifici prodotti legati all’emergenza sanitaria).
A suddetto ammontare hanno contribuito la compagnia UnipolSai, che ha registrato premi per 6.772 milioni (-3,1%), Linear (+0,6% a 185 milioni) e UniSalute, che ha raccolto premi per 483 milioni (+7,7%). Nel comparto bancassicurativo, Arca Assicurazioni ha raggiunto 140 milioni di premi (+3%).
Il Combined ratio è sceso all’87% (94,2% al 31 dicembre 2019); l’indicatore è stato influenzato da una riduzione della sinistrosità durante il periodo di lockdown.
La raccolta premi riferita al ramo vita è scesa a 4.328 milioni (-26%), a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria e delle politiche commerciali adottate nel periodo con finalità di contenimento dei rischi.
La compagnia UnipolSai ha riportato una raccolta premi pari a 3.099 milioni (-24%), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha registrato una raccolta premi di 1.140 milioni (-32%).
Positivo il risultato di UnipolRec, pari a 6,2 milioni.
Per quanto riguarda gli altri settori in cui opera il gruppo, l’emergenza Covid-19 sta avendo ripercussioni importanti sul settore alberghiero dove sono state effettuate aperture selettive di una parte delle strutture del gruppo UNA con ricorso al Fondo di Integrità Salariale per i dipendenti di sede e degli alberghi. Gli altri business del gruppo registrano risultati in sostanziale pareggio.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 864 milioni (-20,5% rispetto ai 1.086,8 milioni del 2020)
Il risultato netto normalizzato è stato pari a 905 milioni (+23,6% rispetto ai 732 milioni del 2019. Tale risultato, per il 2020, esclude gli effetti relativi al ricalcolo del badwill sulla partecipazione in Bper derivanti dalla diluizione della quota di partecipazione (passata dal 19,7% al 18,9%) a seguito dell’aumento di capitale di quest’ultima.
Il risultato normalizzato 2019, invece, esclude gli effetti straordinari (421 milioni) del primo consolidamento di Bper a patrimonio netto e gli oneri non ricorrenti derivanti dagli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali, relativi al Fondo di Solidarietà ed altre forme di incentivazione all’esodo (66 milioni al netto delle imposte)
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2020 il Solvency ratio si fissa al 214% (187% a fine 2019).
“Nell’ottica della riduzione della volatilità del Solvency ratio, nel corso dell’esercizio è stata rivista significativamente l’asset allocation, con una quota dei titoli di Stato italiani scesa dal 50,1% al 42,2% del portafoglio e la cessione di parte degli investimenti a rischio azionario, a favore di titoli di stato “core Europe”, titoli obbligazionari corporate ad alto
rating e real assets”, spiega una nota.
Dal lato patrimoniale, a fine dicembre 2020 il patrimonio netto ammonta a 9.525 milioni (8.305 milioni al 31 dicembre 2019).
Gli effetti della diffusione della pandemia da Covid-19 stanno caratterizzando anche l’esercizio 2021. L’andamento del business assicurativo risulta in linea con quello di fine 2020, ancora condizionato dagli effetti della pandemia sull’attività commerciale e sulla sinistralità.
Il risultato consolidato della gestione per l’anno in corso, escludendo eventi attualmente non prevedibili, anche legati ad un aggravarsi del contesto di riferimento, è atteso positivo e in linea con gli obiettivi definiti nel piano strategico 2019-2021.