Mercati asiatici – Nikkei (+1,9%) record oltre i 30.000 punti in scia al Pil, Cina e Hong Kong ancora chiuse

Listini asiatici positivi in una seduta tuttavia ancora orfana di Cina e Hong Kong chiuse per le festività del capodanno lunare.

A sostenere il sentiment la fiducia per una rapida ripresa economica dalla pandemia, guardando con ottimismo alle campagne di vaccinazione e ai nuovi stimoli economici, oltre che ai segnali che emergono dai dati macro.

Il Giappone, che dovrebbe iniziare le vaccinazioni contro il coronavirus questa settimana, ha intanto registrato un pil aumentato oltre le attese del 3% su base trimestrale nel periodo tra ottobre e dicembre seppur in rallentamento rispetto al +5,3% del trimestre precedente. A livello annualizzato l’aumento è stato pari al 12,7%.

Nonostante i nuovi casi negli Stati Uniti abbiano registrato la media settimanale più bassa da fine ottobre, la situazione sanitaria e la diffusione delle varianti del virus suggeriscono ancora un elevato grado di prudenza.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2135 mentre il dollaro/yen si attesta a 105,10. Tra le materie prime, in rialzo il petrolio con il Brent a 63,52 dollari al barile (+1,8%) e il Wti a 60,77 dollari al barile (+2,2%). In frazionale calo l’oro a 1.818 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Giappone acquisti sul Nikkei (+1,9%), che ha chiuso sopra quota 30.000 punti per la prima volta dall’agosto 1990, e sul Topix (+1%).

Wall Street, chiusa oggi per la Festa dei Presidenti, ha registrato venerdì le seguenti chiusure: S&P500 e Nasdaq in rialzo dello 0,5% e Dow Jones a +0,1%.