Pininfarina ha chiuso il 2020 con un valore della produzione in diminuzione del 26% a 67 milioni. Il calo ha riguardato tutte le società/settori ad eccezione della fornitura di servizi di stile e architettura sul mercato americano gestite dalla Pininfarina of America.
L’Ebitda è risultato negativo per 7,1 milioni (-1,7 milioni nel 2019), in conseguenza della riduzione del valore della produzione e dei prezzi di vendita dovuta alla dinamica del settore automotive.
L’Ebit risulta negativo di 21,5 milioni rispetto alla perdita di 19,4 milioni dell’esercizio precedente, in scia al calo del margine operativo lordo e alle svalutazioni su immobili e altri asset per 1,8 milioni, ad accantonamenti netti al fondo ristrutturazione per 6,5 milioni e altre svalutazioni per 5,2 milioni.
La gestione finanziaria evidenzia al 31 dicembre 2020 oneri netti per 1,9 milioni rispetto a 1,5 milioni di un anno prima. Il peggioramento è sostanzialmente dovuto all’assenza nel 2020 di proventi dell’impiego della liquidità presenti nella Pininfarina S.p.A. nell’esercizio 2019.
Le imposte sul reddito mostrano un saldo negativo per 1 milioni – principalmente per l’azzeramento del credito per imposte anticipate di competenza del gruppo Pininfarina Deutschland – rispetto al saldo negativo di 2,2 milioni di un anno prima.
Il 2020 si è chiuso quindi con una perdita netta di 24,4 milioni, rispetto al rosso di 23,1 milioni del 2019.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è positiva per 2,4 milioni rispetto all’indebitamento di 12 milioni del 31 dicembre 2019, grazie soprattutto al contributo finanziario ricevuto dal gruppo Mahindra.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, le previsioni per il 2021, in base alle attuali evidenze dei settori di business in cui il gruppo Pininfarina si trova ad operare, indicano un Valore della produzione in linea con quanto consuntivato nel 2020, un risultato operativo e un risultato netto ancora negativi.