Michelin ha pubblicato i dati per l’esercizio 2020 che evidenziano un calo delle vendite del 15% a 20,5 miliardi ed un utile netto pari a 625 milioni in calo del 63,9%, rispetto agli 1,7 miliardi del 2019.
L’utile operativo ha sorpreso positivamente le attese attestandosi a 1,88 miliardi (-38% a/a) rispetto agli 1,66 miliardi previsti dal consensus, rappresentando il 9,2% delle vendite (-330 punti base).
Il segmento automotive ha riportato un calo dei ricavi del 15% a 10,1 miliardi, con un opertating margin al 8,3% (-280 bp).
La società, grazie ad un basso valore del magazzino a fine 2020 dovuto ad un incremento della domanda nella seconda metà dell’anno, ha registrato un aumento del free cash flow per 2 miliardi (+75,5%). L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 ammonta a circa 3,5 miliardi calo del 31,9%.
Il Cda ha proposto un dividendo di 2,3 euro ad azione e ha puntualizzato che
sta continuando a implementare la sua strategia di investimento in nuove aree
di crescita.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Michelin si aspetta che il business torni sui livelli pre-pandemia nella seconda parte del 2022. La guidance 2021, invece, indica una crescita dal 6% al 10% del settore automotive, un operating income pari a 2,5 miliardi e un free cash flow strutturale di 1,3 miliardi.