Mercati Usa – Apertura negativa, S&P 500 a -0,6%

Partenza negativa a Wall Street, con il sentiment degli operatori diviso tra l’ottimismo per un recupero dell’economia e i dubbi sull’impatto del recente selloff dei bond sugli altri asset. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,3%.

Il cosiddetto reflation trade sta spingendo al rialzo gli asset maggiormente legati alla crescita economica come commodities e settori ciclici, causando al contempo una risalita dei rendimenti dei bond.

Proprio il recente selloff sull’obbligazionario ha portato gli investitori a interrogarsi su quanto i rendimenti possano salire prima di mettere a rischio il rally dell’azionario, determinando un eventuale riposizionamento tra le asset class.

Il tasso sul Tbond è sceso leggermente all’1,29% dopo aver toccato un massimo da un anno ieri all’1,33%, mentre quello del biennale americano è sostanzialmente stabile allo 0,11%.

L’impennata dei rendimenti dei Treasuries ha spinto al rialzo il biglietto verde, in attesa dell’uscita questa sera delle minute della Federal Reserve. Il cambio euro/dollaro scivola a 1,204, mentre il dollaro/yen viaggia in area 106.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in Usa a gennaio sono cresciute al ritmo più veloce degli ultimi sette mesi, segnando un +5,3% su base mensile, al di sopra del +1,1% previsto dal consensus e rispetto al -1% della rilevazione precedente (rivista da -0,7%).

I prezzi alla produzione, invece, lo scorso mese sono aumentati dell’1,3% su base mensile, rispetto al +0,4% atteso dagli analisti e al +0,3% di dicembre, mentre la produzione industriale ha segnato un +0,9% (+0,5% il consensus).

Tra le materie prime, infine, le quotazioni del greggio si mantengono sui massimi da oltre un anno dopo le interruzioni alla produzione in Texas a causa di una tempesta invernale, con il Brent (+0,2%) a 63,4 dollari e il Wti (-0,3%) a 59,9 dollari.