Mercati Usa – Previsto avvio debole, rendimento Tbond all’1,3%

I futures sull’azionario Usa scambiano sotto la parità, preannunciando una partenza incerta a Wall Street con il sentiment degli operatori diviso tra l’ottimismo per un recupero dell’economia e i dubbi sull’impatto del recente selloff dei bond sugli altri asset.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso poco mossi, toccando nuovi massimi intraday salvo poi rallentare nel finale. Il Nasdaq ha ceduto lo 0,3% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones è salito dello 0,2%.

Il cosiddetto reflation trade sta spingendo al rialzo gli asset maggiormente legati alla crescita economica come commodities e settori ciclici, causando al contempo una risalita dei rendimenti dei bond.

Proprio il recente selloff sull’obbligazionario ha portato gli investitori a interrogarsi su quanto i rendimenti possano salire prima di mettere a rischio il rally dell’azionario, determinando un eventuale riposizionamento tra le asset class.

Il tasso sul Tbond è sceso leggermente all’1,3% dopo aver toccato un massimo da un anno ieri all’1,33%, mentre quello del trentennale americano ha superato la soglia del 2% viaggiando al 2,08%.

Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in Usa a gennaio sono cresciute del 5,3% su base mensile, ben al di sopra del +1,1% previsto dal consensus e invertendo la rotta rispetto al -1% della rilevazione precedente (rivista da -0,7%).

I prezzi alla produzione, invece, lo scorso mese sono aumentati dell’1,3% su base mensile, rispetto al +0,4% atteso dagli analisti e al +0,3% di dicembre. L’agenda di oggi prevede inoltre i dati sulla produzione industriale, mentre in serata usciranno le minute della Fed.