Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dell’1% e in direzione opposta rispetto all’analogo indice europeo (+0,5%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,7%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture, anche se la situazione sembrerebbe migliorare.
In Italia l’attenzione resta su Mario Draghi, che ha sciolto la riserva e formato il nuovo Governo dopo le consultazioni con le forze politiche. In settimana l’esecutivo riceverà la fiducia delle Camere.
Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale in evidenza Nexi (+0,7%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e che ha sottoscritto una nuova partnership nell’open banking, oltre ad aver avviato il collocamento di un bond da 1 miliardo. Sottotono Exor (-1,1%).
Sul Mid Cap ritracciano Banca Ifis (-1,2%) e Cerved (-1,4%), mentre risale doValue (+0,6%).
Sullo Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-2%), in attesa dell’esito della trattativa in esclusiva per l’acquisto di Banca Consulia.