Credit Suisse ha archiviato il quarto trimestre 2020 con una perdita netta pari a 353 milioni di franchi svizzeri (utile netto di 852 milioni nel periodo di confronto).
La performance ha risentito di ricavi in diminuzione e di un aumento dei costi operativi a causa di oneri one-off legati alla fusione della divisione trading dei mercati globali con quella dell’investment banking, ma soprattutto di maggiori accantonamenti per spese legali di 757 milioni di franchi svizzeri, per la causa conclusa la scorsa settimana con un patteggiamento per 600 milioni di dollari, riguardante titoli garantiti da mutui ipotecari subprime, con la società MBIA.
Gli accantonamenti per perdite su crediti sono risultati in calo del 5% su base annua a 138 milioni di franchi svizzeri.
I ricavi si sono fissati a 5,22 miliardi di franchi svizzeri (-16% rispetto al quarto trimestre 2019), a causa del calo del giro di affari nella Swiss Universal Bank e dell’International Wealth Management Division, in parte compensato dalla buona performance dell’Investment Banking.