Mercati asiatici – Riapertura cauta della Cina, Vendite su Hong Kong e Corea del Sud

Seduta prevalentemente al ribasso per le principali piazze asiatiche, dopo una sessione mista a Wall Street, dove le perdite delle società tecnologiche e industriali hanno compensato altri guadagni.

Shanghai ha registrato un modesto guadagno dopo la riapertura dopo le vacanze del capodanno lunare. In calo in particolare Tokyo, Hong Kong e Corea del Sud.

A Wall Street, il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni si è mantenuto vicino al livello più alto in un anno, all’1,27%. I tassi obbligazionari sono aumentati sulla base delle aspettative che la ripresa della pandemia spingerà l’inflazione.

Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha riferito che i prezzi all’ingrosso sono aumentati di un record dell’1,3% a gennaio, guidati da grandi aumenti dell’assistenza sanitaria e dei prezzi dell’energia. L’aumento più grande del previsto è stato il più grande guadagno di un mese sui record che risalgono al 2009.

Sottolineando i segnali di ripresa, il Dipartimento del Commercio ha affermato che le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,3% destagionalizzato a gennaio rispetto al mese precedente, il più grande aumento da giugno e molto superiore alle previsioni.

Ciò sembra rafforzare la percezione che l’inflazione stia aumentando anche prima che l’amministrazione Biden abbia consegnato il suo pacchetto di stimolo proposto da 1,9 trilioni di dollari e altre spese volte a riportare l’economia su basi solide.

I verbali della riunione politica di gennaio della Federal Reserve, pubblicati mercoledì pomeriggio, hanno mostrato che la banca centrale ritiene che la pandemia presenti ancora rischi considerevoli per l’economia.

Il verbale rifletteva anche il diffuso sostegno della Fed per mantenere bassi i tassi di interesse al fine di rilanciare l’economia e aiutare milioni di americani a recuperare i posti di lavoro persi.

Il presidente della Fed Jerome Powell ha avvertito che l’inflazione potrebbe accelerare per un certo periodo nei prossimi mesi con l’apertura del paese. Ma lui e molti economisti privati ​​credono che questo sarà solo un aumento temporaneo e non un segno che l’inflazione sta andando fuori controllo.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2039 mentre il dollaro/yen si attesta a 105,91. Tra le materie prime, in rialzo il petrolio con il Brent a 64,91 dollari al barile (+0,9%) e il Wti a 61,59 dollari al barile (+0,7%). In frazionale rialzo anche l’oro a 1.781 dollari l’oncia (+0,5%).

Tornando ai listini asiatici, in Giappone prevalgono le vendite sul Nikkei (-0,2%) e sul Topix (-1%). Mista la Cina con Shanghai a +0,4% e Shenzhen a -0,4%.

Vendite su Hong Kong (-1,3%) e Corea del Sud (-1,5%).

Il tutto dopo la seguente chiusura ieri a Wall Street: Dow Jones (+0,3%), S&P 500 (0,0%) e Nasdaq (-0,6%).