Mercati asiatici – Acquisti sulla Cina, ancora prese di profitto sul Nikkei (-0,7%)

Seduta contrastata per i principali listini asiatici dopo la chiusura debole di Wall Street in un clima prevalentemente di cautela.

La fiducia per la progressiva ripresa dell’attività economica, grazie anche ai progressi nelle campagne di vaccinazioni, resta controbilanciata dalle preoccupazioni legate all’impennata dei rendimenti dei Treasuries e ad un eventuale accelerazione dell’inflazione, che potrebbero ostacolare il rally dell’azionario.

Intanto il segretario al Tesoro Janet Yellen ha ribadito la necessità di introdurre il pacchetto di stimoli economici da 1.900 miliardi di dollari per contrastare l’impatto della pandemia.

In Asia, la Banca Popolare Cinese ha operato per mantenere la stabilità dei tassi di interesse e ha “prosciugato” 260 miliardi di yuan dai mercati monetari, sollevando preoccupazioni per una stretta di liquidità.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2095 mentre il dollaro/yen si attesta a 105,65. Tra le materie prime, in calo il petrolio con il Brent a 63,47 dollari al barile (-0,7%) e il Wti a 59,95 dollari al barile (-0,9%). In frazionale ribasso l’oro a 1.769 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, Cina positiva con Shanghai a +0,6% e Shenzhen a +0,7%. Debole invece Hong Kong (-0,2%).

In Giappone ancora prese di profitto sul Nikkei (-0,7%), dopo i recenti massimi, e sul Topix (-0,7%).

Il tutto dopo la seguente chiusure ieri a Wall Street: Dow Jones (-0,4%), S&P 500 (-0,4%) e Nasdaq (-0,7%).