Oil & Gas (-0,9%) – Settore debole, resiste Saipem (+0,1%)

Chiusura negativa per le borse europee, in un mercato in cui sembra prevalere un atteggiamento di prudenza in scia ai timori per un rialzo dell’inflazione. A Milano il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un -1,1% a 22.921 punti.

Le quotazioni del greggio hanno terminato poco mosse, riducendo i guadagni iniziali con il Brent che ha brevemente scollinato oltre quota 65 dollari in scia alle interruzioni della produzione in Texas a causa dell’ondata di gelo e al calo delle scorte Usa.

Il clima freddo negli Stati Uniti ha bloccato la raffinazione quotidiana di circa 4 milioni di barili, pari a circa il 40% della produzione del paese, e l’estrazione di almeno un milione di barili al giorno.

Intanto, i dati settimanali Eia hanno evidenziato una riduzione delle scorte Usa la scorsa settimana di 7,3 milioni di barili, superiore rispetto al calo di 2,4 milioni di barili attesi dagli analisti.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,9%, rispetto al -1,2% del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in ribasso Eni (-0,7%), in attesa dei risultati trimestrali diffusi questa mattina prima dell’apertura dei mercati.

In rosso Tenaris (-2,3%), mentre ha resistito sopra la parità Saipem (+0,1%) dopo aver annunciato un accordo con Danieli e Leonardo per il rinnovamento sostenibile di impianti del settore siderurgico sia in Italia che all’estero.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni vendite su Saras (-4,3%) e Maire Tecnimont (-3,8%).