Mercati – Mattinata debole per il Vecchio Continente, Piazza Affari a -0,8%

Prosegue in calo la seduta delle borse europee, in linea con i futures sugli indici di Wall Street, mentre tornano in primo piano le preoccupazioni legate alla pandemia e ad un’accelerazione dell’inflazione.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,8% in area 22.950 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%). Perdite fra lo 0,5% e l’1% per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, che prefigurano un avvio in calo per gli indici a stelle e strisce dopo la chiusura poco mossa di venerdì.

Negli ultimi giorni, il tratto fra 5 e 30 anni della curva dei Treasuries statunitensi ha toccato i massimi da più di cinque anni e, in generale, sull’obbligazionario si è assistito ad una risalita dei rendimenti che pone qualche interrogativo sulla possibilità di contenere i costi di indebitamento in futuro.

Nel frattempo, salgono i prezzi delle commodities, in particolare il rame in aumento del 4% a 8.900 dollari a tonnellata. In rialzo anche le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 62,6 dollari al barile, mentre Goldman Sachs prevede il superamento dei 70 dollari nei prossimi mesi, e il Wti (+0,7%) a 59,7 dollari.

Se da un lato il proseguimento delle campagne di immunizzazione e la prospettiva di ulteriori stimoli fiscali hanno sostenuto il rally dell’azionario, dall’altro inducono gli operatori a chiedersi se e quando la risalita dell’inflazione connessa alla ripresa dell’economia potrà diventare dannosa per l’equity.

Per quanto riguarda i vaccini, giungono notizie confortanti da Israele, dove il farmaco di Pfizer e BionTech sembra aver contribuito ad arginare significativamente le infezioni. Con riferimento agli stimoli, si attendono in settimana novità dal Congresso Usa sul pacchetto di aiuti da 1.900 miliardi di dollari dell’amministrazione Biden, che a marzo potrebbe svelare un piano incentrato sulle infrastrutture.

Segnali positivi anche dall’agenda macroeconomica, con l’indice IFO che misura la fiducia delle aziende tedesche in rialzo a 92,4 punti a febbraio, al di sopra delle stime (90,5 punti) e del dato di gennaio (90,1 punti).

Sul Forex l’euro/dollaro viaggia poco mosso in area 1,213 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 105,6.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 94 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,62%.

Tornando a Piazza Affari, resta in vetta al Ftse Mib Atlantia (+4%), in attesa della nuova offerta vincolante del consorzio guidato da Cdp. In rialzo anche Saipem (+2,8%) che si è aggiudicata un contratto da Qatargas per 1,7 miliardi di dollari.

In calo, invece, Diasorin (-2,4%), Moncler (-2,3%), Stellantis (-2,3%) e Recordati (-2,2%), quest’ultima nel giorno del Cda per l’approvazione dei risultati preliminari 2020.

Fuori dal listino principale, Astm (+27%) si allinea al prezzo dell’opa lanciata a sorpresa da Gavio e Ardian e finalizzata al delisting.