Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata negativa per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,8%, il Dax l’1% e il Ftse 100 lo 0,1%. A Wall Street, lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,1% e il Nasdaq il 2,4%.
Le quotazioni del greggio sono in calo, invertendo la rotta rispetto ai guadagni della mattinata sostenuti dalle previsioni degli analisti su un mercato che potrebbe crescere significativamente nei prossimi mesi.
Un report di Goldman Sachs ha previsto che i prezzi del Brent raggiungano i 70 dollari a barile nel secondo trimestre, aggiustando al rialzo la precedente stima di 60 dollari, e che arrivino a 75 dollari a barile nel terzo trimestre dai 65 inizialmente previsti.
Previsione cui ha fatto eco quella di Bank of America, che ha alzato le proprie stime sui prezzi oil quest’anno citando la minor offerta causata dal gelo in Texas, i tagli alla produzione dell’Opec+ e gli stimoli monetari senza precedenti.
La banca si aspetta ora un Brent a 60 dollari al barile in media per il 2021, rispetto alla precedente stima di 50 dollari, con un potenziale picco temporaneo a 70 dollari nel secondo trimestre. Il Wti, invece, è visto in media a 57 dollari al barile quest’anno.
Un tribunale francese ha sollevato una sospensione temporanea dell’offerta ostile di Veolia sulla rivale Suez, rimuovendo uno degli ostacoli al piano di takeover della società.