Mercati – Prevista apertura poco sopra la parità

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sopra la parità, con gli operatori che tornano a concentrarsi sulle aspettative di un’accelerazione della crescita e mentre si stabilizzano i rendimenti dei bond e le commodities dopo il rally innescato dai timori legati all’inflazione.

Chiusura negativa ieri a Wall Street, con lo S&P 500 che ha ceduto lo 0,8% registrando un calo per il quinto giorno consecutivo, la peggior striscia da circa un anno. Il Nasdaq ha perso il 2,5%, con gli investitori che si interrogano sull’appeal dei titoli più cari come i tecnologici.

Ha resistito poco sopra la parità, invece, il Dow Jones (+0,1%). Tra i mercati asiatici, stamane, Shanghai perde lo 0,2%, mentre Hong Kong avanza dell’1,2%. Chiusa Tokyo per festività.

Il rally dell’azionario globale, dopo il crollo causato dallo scoppio della pandemia ormai quasi un anno fa, è ora sotto osservazione dato il crescente costo dell’indebitamento a lungo termine.

Ieri, un tratto chiave della curva dei Treasuries statunitensi, quello tra il titolo a 5 anni e il titolo a 30 anni, ha toccato i massimi da più di sei anni, mentre il rendimento del Tbond ha toccato un picco dell’1,39%.

Le preoccupazioni riguardano, da un lato, il fatto che i mercati abbiano già prezzato la maggior parte delle prospettive di recupero dell’economia mondiale grazie alle campagne di vaccinazioni e i nuovi stimoli fiscali Usa.

Dall’altro, si teme che le banche centrali possano decidere di iniziare a riconsiderare i programmi di emergenza messi in campo per combattere gli effetti della crisi sanitaria e che hanno contribuito a sostenere i mercati.

A tal proposito, ieri il presidente della Bce, Christine Lagarde, ha dichiarato che Francoforte sta monitorando il mercato dei bond per l’andamento dei rendimenti a lungo termine. Attesa in giornata, invece, la consueta audizione semestrale del numero uno della Fed, Jerome Powell, davanti al Senato Usa.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura finale dell’inflazione di gennaio nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio negli Stati Uniti uscirà l’indice di fiducia dei consumatori a febbraio.

Per quanto riguarda l’azionario, oggi si riunisce il Consiglio di amministrazione di Tim per l’approvazione dei risultati 2020.