Scattano gli acquisti sul titolo Telecom Italia che, intorno alle ore 10:15, scambia a 0,406 euro (+6,8%), portandosi in vetta al principale indice di Milano (-0,1%). Una performance brillante per il colosso delle Telecomunicazioni italiano che ieri sera ha diffuso i risultati FY2020 e il Piano 2021-2023.
Nel dettaglio, il 2020 ha visto ricavi per 15,81 miliardi (consensus 15,74) e un Ebitda di 6,74 miliardi (Ebitda organico di 7,1 miliardi). L’utile netto del periodo si è rivelato pari a 7,2 miliardi di cui 5,9 miliardi derivanti dal riallineamento dei valori fiscali ex dl 104/2020 (1,3 miliardi, +47%, senza considerare gli effetti del riallineamento).
Per quanto riguarda il piano 2021-2023, quest’ultimo presenta i seguenti target finanziari (IFRS 16/After Lease – al netto dell’acquisizione di Oi):
- Equity Free Cash Flow cumulato pari a circa 4 miliardi, al netto di 0,7 miliardi di imposta sostitutiva ex DL 104/2020;
- Riduzione dell’indebitamento di Gruppo After Lease a circa 16,5 miliardi a fine 2021 e un rapporto tra debito ed EBITDA al 2023 di 2,6x;
- Ricavi di Gruppo Organici da servizi previsti stabili o in leggera crescita (stable to low single-digit growth) nel 2021 e in leggera crescita (low single-digit growth) nel 2022 e 2023;
- EBITDA After Lease organico di Gruppo previsto stabile o in leggera crescita (stable to low single-digit growth) nel 2021 e in leggera crescita (low to mid single-digit growth) nel 2022-2023;
- Ricavi da servizi Domestic previsti stabili nel 2021 e stabili o in leggera crescita (stable to low single-digit growth) nel 2022-2023;
- EBITDA After Lease Organico domestico previsto stabile nel 2021 e in leggera crescita (low single-digit growth) nel 2022-2023;
- Domestic Capex attesi a circa 2,9 miliardi annui;
- Politica dividendi: minimo 1 euro cent per le azioni ordinarie e 2,75 euro cent per le azioni di risparmio nel periodo 2021-2023;
Segnaliamo infine che sulla base delle raccomandazioni raccolte dal provider finanziario Bloomberg, sono presenti 28 giudizi, di cui 15 positivi, 10 neutrali e 3 negativi, con un target price medio a dodici mesi di 0,53 euro. Importo che presenterebbe ancora un potenziale upside rispetto agli attuali corsi azionari (+30%)