Nel 2020 i ricavi consolidati di Iberdrola sono risultati in calo del 9% su base annua a 33,1 miliardi.
L’EBITDA è diminuito dello 0,9% a 10 miliardi, influenzato negativamente dal tasso di cambio, che si è ridotto di 487 milioni, principalmente a causa del deprezzamento del real brasiliano. Senza questo impatto, l’EBITDA sarebbe stato in crescita del 3,9% nonostante COVID-19 (218 milioni) e gli effetti straordinari positivi registrati nel 2019 in relazione ai contratti di fornitura GNL a lungo termine (87 milioni), ai contratti di rete in fibra ottica a Lyntia (49 milioni) e i ripristini delle attività Reti Spagna (33 milioni).
Escludendo gli effetti non ricorrenti, l’EBITDA adjusted è aumentato del 3,0% a 10,2 miliardi. Se escludessimo anche l’impatto del cambio, l’EBITDA ammonterebbe a 10,7 miliardi (+ 7,8%).
L’EBIT è calato del 5,8% a 5,5 miliardi, dopo ammortamenti e accantonamenti aumentati del 5,8% a 4,5 miliardi.
L’Utile Netto è salito del 4,2% a 3,6 miliardi. Escludendo le partite straordinarie (tra cui principalmente la plusvalenza sulla cessione di Siemens Gamesa per 485 milioni e l’impatto netto del COVID per -238 milioni) l’utile netto adjusted è cresciuto del 9,7% a 3,4 miliardi.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 cifra in 35,9 miliardi (38,1 miliardi al 31 dicembre 2019).
Gli investimenti lordi complessivi sono stati pari a 9,2 miliardi, in crescita dei 13,3% rispetto al 20219. Il 91% è stato destinato allo sviluppo di nuovi progetti di energie rinnovabili e reti elettriche, in linea con la strategia del gruppo.
Il dividendo 2020 cresce del 5% a 0,42 euro per azione. All’Assemblea degli Azionisti il Cda proporrà un compenso integrativo di 0,252 euro lordi per azione, che si aggiunge a 0,168 euro per azione già corrisposto a titolo di acconto.
Guidance:
Per il 2021 il management prevede di raggiungere un utile netto compreso tra 3,7 e 3,8 miliardi (rispetto a 3,6 miliardi nel 2020) e di distribuire un dividendo di 0,44 euro per azione.