I Gruppo Engie archivia il 2020 con ricavi pari a 55,8 miliardi, in calo su base annua del 7,2% su base lorda e del 5,7% su base organica.
A livello di risultati operativi, l’EBITDA ammonta a 9,3 miliardi, in calo del 10,5% su base lorda e del 6,5% su base organica. Mentre l’utile operativo corrente (COI) è pari a 4,6 miliardi, in calo del 21,3% su base reported e del 16,4% su base organica.
L’Utile netto ricorrente di pertinenza del Gruppo (NRIgs) scende a 1,7 miliardi da 2,7 miliardi del 2019.
Il conto economico chiude con una perdita netta dei soci pari a 1,5 miliardi, a fronte del surplus di 1 miliardo registrato nel 2019.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 si è attestato a 22,5 miliardi, in calo di 3,5 miliardi rispetto a fine 2019. Una diminuzione dovuta, tra gli altri, all’impatto del programma di rotazione del portafoglio, tra cui principalmente alla cessione della partecipazione in SUEZ per 3,4 miliardi.
Il management proporrà in assemblea un dividendo di 0,53 euro per azione.
Per il 2021, ENGIE prevede un EBITDA compreso tra 9,9 e 10,3 miliardi, un COI compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi e un NRIgs compreso tra 2,3 e 2,5 miliardi.