Il gran balzo della seduta odierna ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel risparmio gestito di mettere le basi per la continuazione del vigoroso movimento ascendente avviato lo scorso 23 marzo a 10,265 euro e ripreso con forza lo scorso 30 ottobre a 13,925 euro.
A questo scopo è necessario che i corsi delle azioni Azimut superino di slancio una prima resistenza statica posizionata a 20,38 euro, in quanto il deciso miglioramento del quadro grafico di breve periodo (a positivo dal precedente neutrale) potrebbe consentire un rapido allungo in direzione della successiva barriera statica individuabile a 20,89 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto dal fondatore Pietro Giuliani potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 21,30 euro, al di sopra del quale il successivo target è 22,22 euro, coprendo così il gap down del 21 febbraio dello scorso anno.
Un nuovo segnale di debolezza per i corsi delle azioni Azimut, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 19,555 euro, anche se lo scenario positivo sopra delineato potrebbe essere messo a rischio soltanto da un’eventuale discesa sotto il supporto statico, ma anche dinamico (trendline ascendente di medio periodo) individuabile a 18,815 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe poi far scivolare le quotazioni dei titoli del gruppo finanziario milanese verso i due obiettivi posizionabili rispettivamente a 18,26 euro, il primo, e a 17,66 euro, il secondo.
La performance da inizio anno dei titoli Azimut è +12% (-16,5% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è 20,95 euro, con un potenziale rialzista del 5,3 per cento. Ricordiamo che il prossimo 11 marzo, il management del gruppo in esame pubblicherà i risultati del 4° trimestre del 2020 e potrebbe fornire una guidance per l’esercizio in corso.
Quotazione di riferimento: 19,90 euro
+11,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 22,22 euro;
+7,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 21,30 euro;
+5,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 20,89 euro;
+2,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 20,38 euro;
-1,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 19,555 euro;
-5,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 18,815 euro;
-8,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 18,26 euro;
-11,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 17,66 euro.