Anima ha archiviato il 2020 con ricavi per 380,2 milioni (+6% a/a), al cui interno le commissione d’incentivo sono salite a 78,4 milioni (+62,7%), mentre le commissioni nette di gestione sono scese a 272,8 milioni (-4% su base annua).
Dopo costi operativi in leggero aumento a 81,1 milioni (+0,5%), il risultato di gestione si è fissato a 299,1 milioni (+7,7%) e l’utile netto reported a 155,4 milioni (+7%).
L’utile netto “normalizzato”, che non considera costi o ricavi straordinari e ammortamenti di intangibili a vita definita, si è attestato a 197,1 milioni (+6%).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 150,7 milioni (223,3 milioni a fine 2019).
Il 2021 è iniziato in modo decisamente incoraggiante, in particolare sul fronte dell’attività di gestione, dove molti fondi hanno aggiornato i nuovi massimi imprimendo un’ulteriore crescita alle commissioni fisse e con elevati livelli per quelle d’incentivo già incassate nei primi due mesi dell’anno.
La remunerazione per gli azionisti preserva la capacità del gruppo di cogliere opportunità di crescita per linee esterne.
