Mercati – Europa tonica insieme a Wall Street

Gli eurolistini proseguono in territorio positivo, sostenuti dalla partenza in rimonta di Wall Street dopo le vendite della scorsa ottava. A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dell’1,2% in area 23.110 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Ftse 100 di Londra (+1,3%) e il Cac 40 di Parigi (+1,4%). Rialzi superiori a un punto percentuale anche per Dow Jones (+1,6%), S&P 500 (+1,5%) e Nasdaq (+1,5%).

Ad alimentare gli acquisti sugli asset rischiosi contribuiscono i segnali di stabilizzazione nel mercato obbligazionario, dopo il sell-off della settimana precedente innescato dai timori per un’accelerazione dell’inflazione e per un eventuale stretta monetaria da parte delle banche centrali.

Inoltre, nel weekend la Camera degli Stati Uniti ha approvato il pacchetto di stimoli fiscali da 1.900 miliardi di dollari del presidente Joe Biden, che ora dovrà passare al voto del Senato. Progressi anche sul fronte dei vaccini, dopo il via libera della Food and Drug Administration statunitense al vaccino monodose di Johnson & Johnson.

In giornata sono stati diffusi i dati macro di febbraio sull’attività manifatturiera della Cina, con l’indice Caixin sceso inaspettatamente sui minimi degli ultimi nove mesi (a 50,9 punti) e dell’eurozona, che hanno registrato l’accelerazione più rapida degli ultimi tre anni (57,9 punti).

In Italia la lettura preliminare dell’inflazione a febbraio ha fatto segnare un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,4% di gennaio), mentre in Germania i prezzi al consumo mostrano un incremento congiunturale dello 0,7% e tendenziale dell’1,3%.

A breve sono attesi gli indici statunitensi Pmi e Ism manifatturiero di febbraio.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,205 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso a 106,6. Tra le materie prime, annullano i precedenti rialzi le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 64,5 dollari e il Wti (-0,2%) a 61,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia lievemente a 102 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa allo 0,69%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate gli acquisti premiano soprattutto Unipol (+4,3%), Leonardo (+3,8%) e Azimut (+3,7%). In controtendenza Saipem (-2,1%) e Stm (-2,1%).