Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina l’ottava con un calo dell’1,9% e in linea all’analogo indice europeo (-1,5%), non beneficiando della tenuta del comparto bancario (+0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,2%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture, anche se la situazione sembrerebbe migliorare. Ulteriori preoccupazioni derivano dalle varianti del virus e dall’incertezza sull’intensità dell’efficacia dei vaccini su di esse.
In Italia l’attenzione resta sui primi provvedimenti che prenderà il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi dopo avere ricevuto la fiducia del Parlamento.
La buona resilienza mostrata nel complesso dal settore creditizio non ha impattato sui titoli del risparmio gestito, frenati dai realizzi.
Sul listino principale rallenta Nexi (-4,1%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e il cui bond da 1 miliardo è stato ammesso alle negoziazioni alla Borsa di Vienna e che continua ad arricchire il proprio ecosistema di open banking. Ok Exor (+0,6%).
Sul Mid Cap in luce Banca Ifis (+2,4%), che ha lanciato un nuovo servizio a favore delle Pmi. In rosso Cerved (-3,7%), mentre prevalgono le vendite su doValue (-0,2%), fresca di conti preliminari.
Sullo Small Cap rallenta Banca Intermobiliare (-6,8%), in attesa dell’esito della trattativa in esclusiva per l’acquisto di Banca Consulia. Ok Banca Sistema (+4,7%), che ha rinviato all’assemblea la decisione sul dividendo 2019.