Analisi tecnica (Aim) – Gibus: pressione ribassista ancora elevata nel breve periodo

Dopo aver raggiunto lo scorso 3 febbraio il nuovo massimo storico a 7,25 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo che produce tende da sole e pergole hanno effettuato una decisa correzione che con il trascorrere delle seduta si è trasformata in un vero e proprio trend ribassista di breve periodo, scivolando fino a 6,40 euro. Un tentativo di reazione, pur riportando i corsi delle azioni Gibus fino a 6,70 euro, non ha però consentito di oltrepassare a parete superiore del canale discendente avviato sul sopracitato top.

Una chiusura di seduta al di sotto di un primo supporto statico, ma anche dinamico (trendline ascendente di medio periodo) posizionato a 6,25 euro potrebbe favorire un ulteriore aumento della pressione dei venditori, facendo così scivolare rapidamente le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Gianfranco Bellin verso il successivo supporto statico individuabile a 6 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe poi indirizzare i corsi delle azioni Gibus verso un primo obiettivo ribassista posizionabile a 5,75 euro, al di sotto del quale il successivo target è 5,60 euro.

Un segnale positivo per le quotazioni dei titoli del gruppo padovano, al contrario, potrebbe arrivare dal breakout di una prima resistenza statica, ma anche dinamica (parete superiore del sopracitato canale ribassista di breve periodo) individuabile a 6,70 euro. In questo scenario positivo i corsi delle azioni Gibus potrebbero effettuare un allungo in direzione della successiva barriera posizionabile a 6,85 euro, con un primo obiettivo rialzista posizionabile in corrispondenza del sopracitato record storico a 7,25 euro. Nel caso poi di superamento di questo livello, le quotazioni dei titoli in esame entrerebbero in territori inesplorati, con il primo target individuabile in corrispondenza della prima cifra tonda significativa che in questo caso potrebbe essere 7,50 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli Gibus è pari a +12,9% (-4,9% nell’intero 2020) e il target price dell’unico analista che ha pubblicato un report sulla società in esame negli ultimi sei mesi è 9 euro, con un potenziale rialzista del 37,4 per cento. A livello di scambi sul mercato Aim, la media giornaliera delle azioni trattate nelle ultime 21 sedute è di circa 6.400 pezzi. La capitalizzazione di Borsa è di 32,8 milioni di euro. Ricordiamo che il prossimo 25 marzo, il management del gruppo in esame pubblicherà i risultati dell’intero 2020 e potrebbe fornire indicazioni sull’andamento della gestione nell’esercizio in corso.

Quotazione di riferimento: 6,55 euro

+14,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 7,50 euro;

+10,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 7,25 euro;

+4,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,85 euro;

+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,70 euro;

-4,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,25 euro;

-8,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,00 euro;

-12,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 5,75 euro;

-14,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,60 euro.

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