Esprinet – PC e smartphone trainano i ricavi (+14%) nel 2020

Esprinet ha chiuso l’esercizio 2020 con ricavi da contratti con clienti in crescita su base annua del 14% a 4.492 milioni, consolidando le proprie quote in tutti i Paesi in cui opera.

A livello geografico, i ricavi in Italia sono pari a 2.722,0 milioni (circa il 61% del totale, in crescita del 9% a/a), in un mercato che secondo i dati Context ha registrato uno sviluppo dell’11%, mentre in Spagna il Gruppo registra ricavi pari a 1.665,6 milioni (pari al 37%, +21%), sovraperformando il mercato (+13%). Il Portogallo vale 67,4 milioni (+75%).

Per quanto riguarda le aree di business, i ricavi registrano un +10% nel segmento Consumer Electronics (1.531 milioni, 34% del totale), trainato principalmente dalle vendite di Smartphone (+15% a 1.264 milioni) ed Elettrodomestici (+15% a 64 milioni), e un +20% nel segmento IT Clients (2.438 milioni, 54% del totale) per effetto del forte incremento dei PC (+25% a 1.712 milioni).

Secondo i dati Context, nel 2020 il mercato degli IT Clients ha registrato una crescita del 16%, trainata dal forte aumento della domanda di PC (+27%), mentre nel mercato dei Consumer Electronics (+8%) i driver della crescita sono stati Smartphone (+4%) ed Elettrodomestici (+16%).

Nel segmento Advanced Solutions il Gruppo registra ricavi pari a 597,5 milioni (13% del totale, +7%), con una crescita del +38% nei ricavi relativi a Software, Servizi e Cloud – principalmente legata al consolidamento di GTI Group nel Q4 20 – che compensa la diminuzione dei componenti Hardware (-6%).

Con riferimento alla clientela, i ricavi mostrano una crescita a doppia cifra sia nel Segmento Consumer (2.205,7 milioni, +14%) sia nel Segmento Business (2.361,3 milioni, +15%).

L’Ebitda Adjusted, pari a 69,1 milioni (+24%), è calcolato al lordo di costi one-off pari a 4,9 milioni. Escludendo l’apporto positivo che scaturisce dall’acquisizione del Gruppo GTI, l’Ebitda Adjusted sarebbe stato pari a 67,8 milioni (+22%).

L’Ebit si attesta a 47,6 milioni (+16%), mentre l’utile netto si incrementa del 35% a 31,8 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 302,8 milioni (272,3 milioni al 31 dicembre 2019), influenzata da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l’andamento delle cessioni “pro-soluto” di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell’anno

Il Cda ha deliberato di aumentare il pay out ratio dal 27% al 50%, di applicare il nuovo ratio anche agli utili del 2019 in modo da recuperare la mancata distribuzione dell’anno scorso e quindi di proporre all’Assemblea degli Azionisti di distribuire un dividendo pari a 0,54 euro per azione.

Stante il persistente livello di incertezza macroeconomico, pur in presenza di condizioni di mercato sostanzialmente favorevoli, il management ha optato per presentare la guidance per l’esercizio 2021 nel prossimo mese di maggio, alla luce anche della performance del primo trimestre.