Il gruppo Piaggio ha archiviato il 2020 con ricavi consolidati in calo del 13,6% a 1,3 miliardi, per effetto del lockdown che ha implicato la chiusura delle attività produttive e commerciali per diverse settimane in molte nazioni
Il secondo semestre ha però evidenziato una forte ripresa a dimostrazione dell’efficacia della risposta alla pandemia, segnando una crescita dell’1,3% rispetto al pari periodo 2019.
Nel dettaglio, il gruppo ha venduto complessivamente nel mondo 482.700 veicoli (611.300 al 31 dicembre 2019), registrando un aumento dei volumi del 9,4% nell’area Asia Pacific 2W, mentre quelli di Emea – Americas e India hanno presentato una flessione rispettivamente dell’1,7% e 49,6%. In Europa rafforzata la leadership del mercato delle due ruote raggiungendo una quota complessiva del 14,2%.
L’Ebitda è diminuito del 18,3% a 186,1 milioni con una marginalità al 14,2% (-80 punti base), mentre l’Ebit ha registrato un calo del 32,2% a 70,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 5,4% (-150 punti base).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto positivo per 31,3 milioni, in calo rispetto ai 46,7 del 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 423,6 milioni, in miglioramento per 125 milioni rispetto ai 548,6 milioni registrati lo scorso 31 marzo 2020 per effetto del positivo andamento delle vendite registrato nel secondo semestre. In leggero calo anche rispetto al 31 dicembre 2019 (429,7 milioni).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, nella nota si legge che la formulazione di previsioni rimane complessa, perché l’epidemia Covid 19 impatterà ancora il 2021.
Piaggio intende comunque proseguire il suo cammino con il lancio di 11 nuovi modelli a due ruote e del nuovo veicolo commerciale leggero, la costruzione del nuovo dipartimento di e-mobility a Pontedera, l’avvio di un nuovo stabilimento in Indonesia e del completo rifacimento del sito produttivo e delle area museali di Moto Guzzi.