Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata negativi per i mercati azionari: in Europa il Ftse Mib cede lo 0,2%, il Dax lo 0,5% e il Ftse 100 lo 0,8%. A Wall Street, lo S&P 500 arretra dello 0,4% e il Nasdaq dell’1,3%.
In rialzo le quotazioni del greggio in attesa del meeting dell’Opec+ in programma oggi con all’ordine del giorno la possibilità di allentare i tagli alla produzione o di estenderli fino ad aprile.
L’Arabia Saudita ha invitato i membri dell’organizzazione alla cautela alla luce di una ripresa della domanda di petrolio ancora fragile, mentre la Russia starebbe spingendo per aumentare l’output.
A dare sostegno ai prezzi del petrolio in mattinata, inoltre, hanno contribuito le tensioni in Medio Oriente, dopo che le forze yemenite Houthi hanno detto di aver lanciato un missile contro uno stabilimento di Saudi Aramco nella città saudita di Jeddah, sul Mar Rosso. Le autorità saudite non hanno immediatamente confermato.
Royal Dutch Shell potrebbe rivolgersi a un impianto a idrogeno verde per accelerare il taglio delle emissioni presso la sua raffineria di Pernis, la più grande d’Europa. La società ha in programma un 200-megawatt electrolyzer per la raffineria che inizierebbe l’operatività nel 2023, anche se una decisione finale sull’investimento deve ancora essere presa.
Il Ceo di Exxon Mobil, Darren Woods, ha dichiarato che la società è aperta a possibili partnership con fondi di investimento per lo sviluppo del suo business carbon-capture.
Suez ha messo a segno una vittoria nella sua battaglia per impedire i piani di takeover di Veolia, dopo che un tribunale ha ribaltato la sospensione temporanea di una “poison pill” che era stata creata per frustrare il tentativo di acquisizione. La società, inoltre, ha dichiarato di essersi aggiudicata due nuovi contratti in Russa e Brasile.
Jefferies ha avviato la copertura su Iberdrola con giudizio ‘buy’ e target price pari a 12,70 euro.
