Mercati – Prevale la cautela prima di Powell, in rialzo l’oil dopo l’Opec+

Altra chiusura in ordine sparso per gli eurolistini mentre, a Wall Street, Dow Jones (+0,4%), S&P 500 (+0,3%) e Nasdaq (invariato) viaggiano poco mossi in attesa di un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dello 0,2% a 23.093 punti. Variazioni contenute anche per l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (flat), il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

In forte rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+4,9%) a 67,2 dollari e il Wti (+4,8%) a 64,2 dollari al barile, dopo che l’Opec+ ha deciso a sorpresa di mantenere invariati i livelli di produzione, segnalando la possibilità di una ulteriore riduzione dell’offerta nei prossimi mesi.

A breve l’attenzione si sposterà sul discorso di Powell dal summit del Wall Street Journal. Gli operatori sperano che il presidente della banca centrale americana fornisca nuove rassicurazioni sul mantenimento di una politica monetaria accomodante al termine della pandemia, smorzando i timori legati all’inflazione e alla nuova impennata dei tassi, che ieri ha riavvicinato il rendimento del T-Bond all’1,5%.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i numeri sulle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, sostanzialmente in linea con le attese (745 mila unità), all’indomani dei deludenti dati Adp e in attesa del job report in uscita domani.

Inoltre, si attendono sviluppi dal Senato Usa sul piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari, già approvato dalla Camera nel weekend, che dovrebbe contribuire a ridare slancio all’economia statunitense.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,204 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a quota 107,6.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,74%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano i petroliferi con acquisti su Saipem (+3,55%), Tenaris (+3,5%) ed Eni (+2,2%) in scia al greggio.

Bene anche Enel (+2,85%) e Telecom Italia (+2,6%) mentre chiude ancora in calo Stm (-3,6%), alla nona seduta consecutiva in rosso in scia all’intonazione negativa dei tecnologici. In ribasso anche Moncler (-2,2%), Ferrari (-2,1%) e Amplifon (-1,6%) che perde ancora terreno dopo il crollo di ieri in seguito alla diffusione dei conti.