Mercati – Si intensificano le vendite, Piazza Affari a -1%

In calo i principali indici europei e i futures di Wall Street, appesantiti dalla nuova impennata dei rendimenti obbligazionari e dai dubbi sulle valutazioni dell’azionario, in attesa di un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell.

A Milano il Ftse Mib cede l’1% e torna in area 22.800 punti. In rosso anche il Ftse 100 di Londra (-1,3%), il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%). Ribassi nell’ordine del mezzo punto percentuale per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo le vendite della seduta precedente in cui il rendimento del T-Bond si è riavvicinato all’1,5%.

Ad appesantire il sentiment hanno contribuito anche i dati macro sotto le attese sui nuovi occupati nel settore privato e sull’andamento dei servizi, in attesa del job report di febbraio in uscita domani.

Oggi sono in programma i numeri settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, ma l’attenzione si concentrerà prevalentemente sulle parole di Powell, in un webinar al Wall Street Journal. Dal presidente della banca centrale americana gli operatori sperano di ottenere rassicurazioni sul mantenimento di una politica monetaria accomodante anche al termine della pandemia.

Ieri, inoltre, il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, ha ribadito che il recente rialzo dei rendimenti obbligazionari riflette l’ottimismo su un recupero dell’economia.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,204 dopo i dati deludenti sulle vendite al dettaglio di gennaio nell’eurozona (-5,9% m/m e -6,4% a/a), mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a quota 107,3.

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 63,5 dollari e il Wti (-1%) a 60,7 dollari al barile, in attesa del meeting odierno dell’Opec+ che valuterà un eventuale riduzione dei tagli all’offerta.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund staziona a 104 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,74%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate le vendite colpiscono soprattutto Stm (-4%), alla nona seduta consecutiva in calo, in scia all’intonazione negativa dei tecnologici. Ancora in ribasso Amplifon (-2,9%) dopo il crollo di ieri in seguito alla diffusione dei conti. In controtendenza Telecom Italia (+1,7%), su cui Kepler ha alzato il target price a 0,75 euro ed Enel (+1,4%). Positiva Inwit (+0,7%) in attesa del Cda di oggi sui risultati del 2020.