Mercati Usa – Indici negativi e sui minimi intraday

Partono in discesa gl indici americani, ad eccezione del Dow Jones salvato da IBM, Boeing e dai titoli finanziari che bilanciano il calo dei tecnologici.

A metà seduta, i listini tentano un rimbalzo ma finiscono la giornata sui minimi trascinando anche il Dow Jones (-0,4%) in rosso.

Più pesante il bilancio dello S&P500 (-1,3%) e soprattutto del Nasdaq (-2,7%) con l’indice che buca al ribasso la media mobile a 50 giorni, mentre il Nasdaq 100 performa negativo da inizio anno.

Meno sensibile, al contrario, il calo del Russell 2000 (-0,8%), mentre il VIX guadagna il dieci per cento salendo a 26,7 punti.

La pattuglia dei titoli FAAANG registra la seconda peggiore seduta dall’ “electron day” con Amazon, Apple e Microsoft che sfiorano cali del tre per cento. Ancora più pesante la discesa di Tesla (-4,5%), Zoom (-8,4%) e Nvidia (-4,5%).

A scatenare il ribasso è stata soprattutto la risalita dei rendimenti obbligazionari con il Tbond che è salito di sei punti base al 1,48%.

Tale avvenimento ha provocato la discesa sia dei principali metalli preziosi che hanno ceduto tra l’uno ed i due punti percentuali che del rame (-2%). In calo, ma ordinato, anche le principali commodities agricole.

Unica eccezione il petrolio che fa storia a sé: l’oro nero parte in rosso al di sotto dei 60 dollari al barile, ma chiude inspiegabilmente in rialzo del tre per cento a quota $61,5

Dollaro in lieve rafforzamento a 1,205 sulla moneta unica, recuperando un minimo intraday a 1,209.